Hristova, implacabile sotto canestro… Pappalardo micidiale da fuori… Gela: determinata, ma conclude con 4 giocatrici… Partita decisa negli ultimi secondi…
Lazùr-Gela 65-52
PalaGalermo di Catania, 11 aprile, 18:00
A. Pol. Dil Lazur Catania: Ferrara (2); Barabarossa (3); Parisi (6); Hristova (12); De Lucia (2); Borzì (11); Mirabella ; Antoine (3); Pappalardo (26). All: Cimellaro S.
Pol.Dil Virtus Gela: Cassarino (2); Cappellone (9); Cafà (11); Miccichè (20); Palmieri ( 9); All: Romano A.
Arbitri: Tarascio S. e Alcoraci di Priolo Gargallo.
Parziali: 15-18; 6-12; 24-8; 20-14
In ogni caso è stata vittoria, quella della Lazur Catania contro la probabile retrocessa Gela di coach Romano.
Come per il match d’andata, la partita disputatasi domenica al Pala Galermo è stata aperta ma certamente non si è arrivati al doppio vantaggio che le allora padrone di casa avevo ottenuto grazie alla concretezza di Miccichè e compagne.
La squadra di Cimellaro, ritornata a giocare tra le mura amiche dopo più di un mese, ha mostrato maggior compattezza, ritmi discreti circoscritti al terzo e ad inizio del quarto quarto ma ancora poca concretezza e dimostrazione di tecnica che certamente con la concentrazione giusta possono diventare costanti. Il gioco è sembrato più “pulito”. Buoni i passaggi al centro verso Hristova, implacabile sotto canestro, e le soluzioni da fuori di Pappalardo ma spesso non sono stati rispettati i tempi necessari a far un buon ribaltamento che avrebbe più volte spezzato la statica difesa gelese.
Dal canto loro le ospiti, a caccia disperata dei due punti che le avrebbero salvate dalla retrocessione, hanno dimostrato la solita determinazione e si sono tenute punto a punto sino alla fine. Il punteggio non deve ingannare perché anche questa volta la partita si è risolta per episodi e negli ultimi minuti.
Gela che si era presentata in sei, termina il suo incontro con solo quattro giocatrici in campo a causa dell’infortunio a Cannizzo e i cinque falli dell’irrequieta Cafà che non hanno fatto altro agevolare le Lazur anch’essa a fila ridotte per l’assenza di alcune under. Le locali, pur avendo recuperato con grinta ed entusiasmo ben dieci punti in poco meno di 5 minuti nel terzo quarto, si sono fatte nuovamente riacciuffare dai canestri di Miccichè e Cappellone per poi tenere tutti con il fiato sospeso sino a pochi minuti dal fischio finale a causa del risicato margine che le distaccava dalle avversarie.
Pur ritrovandosi con ben tre giocatrici in doppia cifra quali Hristova (12), Borzì(11) ed una superlativa Pappalardo (26), la squadra non ha saputo inspiegabilmente chiudere la partita quando dovuto. Troppe disattenzioni in difesa e troppo blandi gli attacchi “costruiti” nonostante la superiorità numerica, ma in ogni caso i due punti sono stati messi in saccoccia con qualche rimpianto, poiché questa poteva esser una vittoria da cui poter trarre maggiori conferme ed altrettante soddisfazioni .
Chiara Borzì