Rainbow-Toyota 53-63
PalaCus di Catania, 14 dicembre, 17:00
Rainbow Catania: Puglisi 7, Ferlito 13, Messina n.e., Gambino 1, Adorni 4, Saporito n.e., Felice 5, Chimenz 8. Grosso n.e., Fabbri 15. All: Proietto.
R. Motors Toyota Palermo: Iuliano 5, Pluchino, Dominici 20, Trevisano 2, Lo Giudice n.e., Paliaga, Scozzari 2, Costantino 16, Mineo 2, Vaccaro 16. All. Martinez.
Arbitri: Vilardi di Alcamo e Lombardo di Trapani.
Parziali: 11-16; 27-26; 42-41; 53-63.
Se si potesse premere un immaginario tasto di rewind e tornare indietro al fischio d’inizio del derby Catania – Palermo giocato domenica in casa Rainbow, sicuramente le 5 di Coach Proietto potrebbero difficilmente ripetere la brutta prestazione che le ha fatte uscire sconfitte malamente dal campo contro la Toyota per 53/63. Se si potesse poi sempre rigiocare la partita con una coppia arbitrale diversa da quella che invece stata designata, ci si chiede chiss cosa sarebbe successo: forse il Catania non avrebbe collezionato 3 tecnici cos facilmente, forse avrebbe potuto giocare di pi senza subire il festival dei fischi, senza dovere tenere Fabbri e Chimenz in panchina per troppi falli, senza essere definita alla fine la squadra meno disciplinata tra le due, ingiustamente. Ma il merito va comunque a Coach Martinez che sicuramente ha letto bene il match, e che contro la Rainbow ha trovato la pozione magica dato che riuscito ad ottenere due successi contro le rossoazzurre tra andata e ritorno, nonostante il cambio di panchina. Orfana di Cabibbo, ingessata alla mano, la Rainbow scende sul parquet con Gambino, Adorni, Puglisi, Fabbri e Felice. Ed subito stordita da tre triple di Dominici, Costantino e Iuliano, che scavalcano cos la pur ben schierata difesa di casa. Il punteggio rimane basso, mentre la Rainbow subisce le incursioni delle palermitane e sbaglia nelle conclusioni spesso, favorendo i contropiedi alle avversarie. Esce la testa dalla sabbia solo nel secondo quarto, quando recupera lo svantaggio e va negli spogliatoi con un punto sopra, ma gi con due tecnici collezionati per le proteste verso un arbitraggio asfissiante e per i discutibili interventi di Scozzari. Al rientro dall’intervallo nonostante la precedente rimonta, la compagine catanese sempre sotto e in difficolt nei tentativi di abbattere una difesa palermitana pressante, solo alla fine riesce a rimontare e ad andare al rush finale nuovamente sopra di un punto sul 42/41. Siamo al traguardo, e l’atteggiamento e i volti delle atlete catanesi non fanno presagire un possibile giro di boa a loro favore: continuano i troppi tiri sbagliati, errori nelle realizzazioni, troppe palle perse sia in attacco che in difesa, confusione in regia; sotto le plance le lunghe prendono pochi rimbalzi e non sembrano le stesse dell’impresa contro l’Ecolink di mercoled scorso. La Rainbow rimane terza e rimarr tale anche se con due punti in pi qualora dovesse compiere l’impresa difficilissima la prossima settimana espugnando il campo della capolista Carpedil, ormai matematicamente qualificata alla fase successiva come prima. Per la compagine siciliana i conti sono ormai quasi fatti, anche se in vista della seconda fase del campionato per un migliore piazzamento ai punti, bisogna aspettare l’ultima giornata e controllare attentamente proprio le cugine palermitane che sperano ancora nella qualificazione al volo tra le prime cinque, con le quali si trova sotto sullo 0/2. Caserta, Pozzuoli e Maddaloni permettendo.
Addetto stampa
Maria Luisa Lanzerotti
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