una delle promesse della pallacanestro catanese degli ultimi anni, sicuramente la pi sfortunata: Dario Sortino detto Shorty, 21 anni a dicembre, ha giocato interamente appena una delle ultime quattro stagioni, segnate dai continui infortuni. Nel 2006-2007 spiega il playmaker sono riuscito a portare a termine il campionato senza infortuni e per me stata una grande conquista! Proprio in questi giorni sto riprendendo ad allenarmi con la mia squadra, la Gaudium Canicatt, dopo lultimo infortunio dello scorso dicembre.
SOSPESO… Dario Sortino, 21 anni, tira in sospensione contro Canicatt in Coppa Italia, con la maglia dell’Hoyama Catania [D.Sortino]. |
Chi meglio di Gaetano Russo e Riccardo Cantone, due dei tecnici che pi hanno contribuito alla sua formazione, pu fornire una presentazione chiara di Dario Sortino? stato uno degli ultimi giocatori di talento cresciuti a Catania spiega il primo, solo che ha avuto la sfortuna di aver subito due infortuni. Se non si fosse fermato, sarebbe arrivato ad alti livelli. Il secondo fiducioso nel suo futuro: Gli auguro tutte le fortune! un ragazzo splendido che proviene da una famiglia altrettanto splendida, ha grande talento e una volont fortissima che gli ha permesso di superare gli infortuni. Ha avuto tanta sfortuna, ma se la cattiva sorte lo abbandoner potr giocare tanto in Serie B.
Come sta andando a Canicatt, Dario?
Sono passato alla Gaudium nel 2007-2008, quandera allenata da Riccardo Cantone. Ho iniziato la preparazione e ho disputato otto partite. Alla nona, in casa contro il Maddaloni, mi infortunai nuovamente al ginocchio, colpa anche di uno scontro avvenuto nellallenamento pre-partita, ovviamente rimasi fuori per tutta la rimanente stagione. Adesso sono impegnato con la fisioterapia con Gianfranco Morelli e spero di ritornare nuovamente in forma e di disputare il derby a Catania.
Quand partita la tua avventura nel basket?
Iniziai a giocare con le giovanili del CUS Catania nel 1998, all’inizio con Marco Lo Faro, successivamente con Gaetano Russo, allenatore che stimo tantissimo. Gaetano, nel corso degli anni trascorsi con lui, ha riposto in me tanta fiducia, fino al punto di inserirmi nel quintetto base a soli 15 anni, al tempo della militanza nello Sport Club Gravina, in Serie C2 e C1. Cercava di tirare fuori da me grinta, fiducia e personalit durante le partite e devo ringraziarlo sotto questo punto di vista perch mi ha permesso di acquisire fiducia nelle mie capacit. Successivamente, sempre al CUS Catania nella categoria juniores, sono stato allenato da Riccardo Cantone; un altro allenatore che stimo personalmente e professionalmente. Negli anni trascorsi allo Sport Club Gravina, ho ottenuto due salvezze ai play out. In pi ho giocato con la societ satellite del Leonardo da Vinci, allenato ancora da Marco Lo Faro, con cui ho raggiunto una promozione in Serie D.
DALL’ALTO… Dario Sortino difende palla, sempre con l’Hoyama Catania [M.D’Agata]. |
Invece come sono andati gli anni alla Virtus?
Passai alla Virtus Catania nel 2004-2005, ma purtroppo non fu una stagione felice perch mi infortunai al ginocchio destro e proprio per questo rimasi fuori per quasi tutto il campionato. Rientrai lestate successiva, ma alla seconda partita di campionato mi infortunai di nuovo e rimasi fuori per tutta la stagione Nel 2006-2007, invece, sono riuscito a giocare con continuit. Aver salvato il titolo di Serie B2 uno dei pi importanti successi della mia carriera. Nella parte finale del campionato, dopo lesonero di Francesco Anselmo, la squadra venne affidata al coach Gianfranco Morelli e con lui ci salvammo dopo lo spareggio secco disputato contro il San Severo, sul campo neutro di Rende. Fu una partita combattuta allultimo sangue, riuscimmo a recuperare uno svantaggio di ben 17 punti e alla fine portammo a casa la vittoria tra lincredulit e le lacrime del tifo avversario. Tra laltro colgo loccasione per ringraziare di cuore Morelli per i tre mesi trascorsi alla Virtus Catania e per il lavoro di fisioterapia che sta svolgendo su di me.
Qual stato il tuo compagno di squadra pi forte?
Matteo Gottini: quando fuori dal campo una persona simpatica e allegra, in campo un vero lottatore che non molla mai.
Lavversario pi forte?
Due playmaker mi sono rimasti particolarmente impressi nella memoria, sono Angelo Antonucci e Stefano Zampogna, tutti e due con un gran bagaglio di esperienza e capacit atletiche e tattiche davvero notevoli.
IN C1. La rosa dell’ultimo Sport Club Gravina in Serie C1, in cui Dario Sortino ha trovato spazio grazie a Gaetano Russo [S.C.Gravina]. |
I tuoi punti di forza e deboli?
Il mio punto di forza credo sia la velocit, infatti cerco sempre di cogliere lattimo in cui il difensore sbilanciato per scattare e superarlo. Il mio punto debole la difesa, a mio avviso devo ancora migliorare nelluno contro uno.
Cosa ne pensi del progetto della Pallacanestro Catania?
A mio avviso, un ottimo progetto per costruire le basi di un movimento cestistico di livello, infatti ha riportato una Serie B2 a Catania; spero che si riesca a mantenere questa serie e si inizi a lavorare di pi con i giovani permettendo loro di farli approdare ad un campionato nazionale.
E del Gravina?
una squadra che rimarr sempre nel mio cuore e mi dispiace che il campionato stia andando male. Sono felice che domenica siano tornati a vincere migliorando la loro situazione in classifica. Comunque, durante alcune mie sessioni di allenamento con lo Sport Club Gravina, ho notato alcuni giovani che sicuramente avranno modo di migliorare in futuro. La societ, infatti, ha sempre avuto un ottimo vivaio e ha dato sempre fiducia alle giovani promesse.
Torneresti a giocare a Catania?
A Canicatt mi trovo benissimo, c un ambiente caloroso e ho gi fatto amicizia con tanti tifosi. Per adesso penso solo al mio recupero e a rientrare in campo con la mia societ, in futuro si vedr.
Roberto Quartarone
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