Cinque minuti in equilibrio, Lo Faro, Pardo e Porto lo spezzano… Rizzo e la rimonta fino al 54 pari… Due tecnici che potevano costare i due punti… Ultimi minuti lucidi…
Cus Catania-Santa Croce 83-73
Parziali: 26-15, 42-36 (16-21); 54-54 (12-18), 83-73 (29-19).
Cus Catania 2003: Lo Faro 18, Elia 2, Pardo 20, Porto © 13, Santonocito 7, Lazzara 7, Tracuzzi, Parlato 5, Martello 4, Signorelli, Giuffrida, Balestrazzi 7. All.: Marchesano.
Vigor Santa Croce: Mandarà, Damasco 7, Iabichella 12, S. Rizzo, G. Rizzo 36, G. Di Stefano © 13, Susino 4, Ciurciù 1, Emmolo, Occhipinti ne. All.: G. Di Stefano.
Arbitri: Collura e Giordano.
Tra Cus Catania e Santa Croce si gioca un’appassionante gara all’ultimo respiro, fatta di continui cambiamenti di fronte, tanti viaggi sulla linea del tiro libero, la prestazione incontenibile di Giacomo Rizzo (36 punti, sei da due, due triple, diciotto punti dalla lunetta) e la lucidità delle tre punte cussine, ovvero quei Lo Faro, Pardo e Porto che risultano ancora una volta decisivi.
Si parte in equilibrio, entrambe le squadre si studiano. Giorgio Di Stefano e Matteo Iabichella rispondono colpo su colpo, ma dopo cinque minuti la squadra di Marchesano pressa e allunga, sostenuta dal trio di esterni: tripla del capitano e di Lo Faro (sette punti di fila), Pardo schiaccia in contropiede e i cussini raggiungono quota 26 e portano il vantaggio fino al +12. Sale in cattedra il maggiore dei fratelli Rizzo e lo scarto si riduce sensibilmente: il Cus accusa il colpo, risponde con Pardo, Santonocito e Parlato e rimane comunque avanti. La risposta degli ospiti arriva nel terzo periodo: il vantaggio viene annullato, nel finale del periodo la tripla di Balestrazzi da un lato e cinque punti di fila di Damasco dall’altro sanciscono il 54 pari.
Ancora Giacomo Rizzo sembra tracciare il solco che cambia la gara: alley oop realizzato, fallo di Lo Faro, che sbotta e si becca il tecnico che vale il quinto fallo; anche Marchesano, nella stessa azione, si fa richiamare dagli arbitri. Il 5/5 di Rizzo dalla lunetta potrebbe essere il colpo decisivo, ma i catanesi non perdono la lucidità, segnano con continuità guidati da Lazzara, spezzano il ritmo ibleo con una tripla di Santonocito e si portano sul +10. Santa Croce, invece, non segna più dal campo: diciassette punti su 19 vengono dal tiro libero, non è abbastanza per ridurre lo scarto.
Lo scarto dell’andata a favore della squadra di Giancarlo Di Stefano è ribaltato, il Cus può anche ambire ora al quarto posto, ma Santa Croce non si fa complessi: il vantaggio è ancora netto e si può ancora puntare tranquillamente al terzo posto.
R.B.C.