La sinergia con Acireale a 360°… Marchesano responsabile della C2 e dell’Under-19… Porto e Reitano i senior sicuri… «L’U19 sarà un’esperienza forte, ripartiamo dal minibasket per formare giocatori di alto livello»…
Continua il progetto del Cus Catania imperniato sulla crescita dei giovani locali. Non sono ancora sicuri i 12 che andranno a referto in C2, ma un gruppetto di riconfermati si è iniziato ad allenare ieri alla Cittadella Universitaria agli ordini del nuovo tecnico Giuseppe Marchesano, responsabile dell’Under-19 (per la prima volta Catania sarà presente a un campionato d’Eccellenza di questo livello) e della C regionale. Come senior ci saranno sicuramente Max Porto, rientrato dal Gad, e Luca Reitano, ormai pilastro della squadra (c’è dal 2007 ed è l’unico che ha giocato con l’ultimo Cus storico in Serie B2, dieci anni or sono).
Alla riunione d’inizio anno, era presente anche il presidente del Basket Acireale Panebianco, oltre ai dirigenti Sangiorgio, Mauceri e Criscione (quest’ultimo sarà il punto di riferimento insieme a Carmelo Carbone) e agli allenatori. I dirigenti hanno ribadito che l’obiettivo del Cus è su base pluriennale e mira a far crescere i giocatori locali, dell’intera provincia, per poterli far giocare a livelli più alti. Proprio per questo è stato scelto Marchesano come allenatore, tra i tecnici più preparati della provincia. L’Under-19 sarà la vetrina nazionale e il momento di vera formazione dei ragazzi di quest’anno.
«La sinergia sarà a 360° – spiega Panebianco -, l’obiettivo è vincere con la prima squadra in maniera sana e progredire tutti insieme. Non ci sarà una società che prevarica sulle altre, ma una gestione democratica delle decisioni. Speriamo di poter affrontare un giorno un campionato di alto livello con otto elementi locali!». «Il nostro unico fine è portare in alto la pallacanestro – conclude Gaetano Russo -, vorremmo che anche voi lo facciate, se non da giocatori, un giorno da allenatori, dirigenti, sponsor».
Prima di iniziare la preparazione, coach Marchesano si ferma qualche minuto a parlare. Lui è rimasto sempre legato al Cus, di cui è stato giocatore ai tempi della C1 e B2, allenatore in D e allenatore delle giovanili da anni. «A grandi linee questo sarà il gruppo dei ’94 che parteciperà all’Under-19, in settimana ci saremo tutti e faremo una selezione: Guarnaccia, Lo Faro, Arcidiacono, Parlato, Tracuzzi, Martello, Accetta e altri… Per la C2, tutto è in via di definizione. Porto e Reitano faranno parte del progetto, vedremo se si può svincolare qualcun altro. L’idea del progetto comunque è di puntare tutto sui ragazzi del settore giovanile. Si partirà dal minibasket, ma dai ragazzi che abbiamo dobbiamo cercare d’avere il meglio, l’Under-19 e 17 d’Eccellenza. Probabilmente, saranno Foti e Russo a supervisionare questo lavoro».
Come sarà questo primo assaggio di Under-19 nazionale?
«Sarà un’esperienza forte, bella e dura – prosegue Marchesano –, il livello è superiore a quello del gruppo, non sarà un impatto facile, ma dalle difficoltà tiri fuori il meglio. Chi dovrà fare dei passi avanti li farà quest’anno, con un grande lavoro. Le trasferte fino alla Calabria e le partite il lunedì renderanno il campionato impegnativo per chi giocherà in doppio tesseramento e con la C2. Sono sempre pronto a lavorare su questi progetti, continuo a crederci, se no smetterei di allenare. Il sogno è di avere dei ragazzi nostri che possano giocare a un livello più alto: non sarà facile perché stiamo partendo da zero con il settore giovanile, ma ora daremo soluzione di continuità al lavoro di minibasket».
Come si riparte dopo la conclusione del progetto della Pallacanestro Catania?
«Spero ora che ci sia continuità nel lavoro giovanile. La Pallacanestro Catania ha speso e pure tanto, c’è stato qualcosa che non ha funzionato, speriamo di aver appreso la lezione e avere ora le idee chiare, dobbiamo imparare dagli errori. Speriamo che questo sia l’anno in cui si cominci a fare qualcosa per il futuro».
Roberto Quartarone