Carmelo Minnella e Pino Projetto dirigono gli allenamenti… Vitale, Casiraghi, Caltabiano e Russo, quattro volti nuovi… Se le bandiere non rimanessero, potrebbe arrivare Di Masi…
Da questa settimana il Gravina suda agli ordini di coach Carmelo Minnella e del preparatore Pino Projetto, tra il Palazzetto di Gravina e il PalaArcidiacono. Il ritorno in quinta serie sette anni dopo la rinuncia del 2004 sarà un evento per la squadra etnea, che si presenta con un roster rinforzato da tre elementi di categoria (tutti con un passato al Basket Acireale) e un under già ben svezzato.
Minnella conterà su quattro fondamentali protagonisti della promozione come Sortino, Barbera, Vetrano e Verzì. Accanto a loro, che costituiranno l’ossatura del quintetto, i dirigenti hanno inserito quattro pedine. Torna all’ombra dell’Etna il play acese Gabriele Vitale, 25 anni, quest’anno 6,6 punti e 1,6 recuperate in 22 minuti con Gela; al suo fianco opererà un ex compagno di squadra ad Acireale e Gela, la guardia Claudio Casiraghi, comasco, 28 anni, ormai acese d’adozione, che si è totalmente ripreso dall’infortunio che lo ha limitato nella scorsa stagione; a garantire rimbalzi ed esperienza ci sarà il lungo Gigi Russo, lo storico capitano granata non confermato a sorpresa negli ultimi giorni.
Si attende di sapere le intenzioni di Davide Cavazza e Salvo Gulinello. Entrambe bandiere della società di De Fino, entro il 5 settembre scioglieranno le riserve: l’impegno in DNC è quantitativamente più pressante di una C2, la scelta per entrambi sarà complicata. Se entrambi dovessero decidere di non aggregarsi alla squadra, scatterà l’offerta all’ala Davide Di Masi, altra bandiera del basket etneo reduce da un quadriennio con il progetto Gad Etna-Pallacanestro Catania. Mancheranno sicuramente, invece, Giuseppe Ganci e Giacomo Prudente; il secondo si è già accasato al Regalbuto in D.
Il parco under è vasto e interessante. Non ci saranno quest’anno né Indiogine, già fuori a metà dello scorso anno, né La Mantia, passato ufficialmente alla Mens Sana Mascalucia. «Sono felice di questa scelta – spiega la guardia, 5,5 punti di media quest’anno – e auguro alla squadra del mio cuore, il Gravina, di poter raggiungere la salvezza: ho sempre avuto il meglio e auguro loro il meglio». Ci saranno invece i promettenti Simone Spina, 2,3 punti nella scorsa C2, Russo, Paglia, i giovanissimi Magrì e Genovesi e la novità Stefano Caltabiano, ala che quest’anno ha viaggiato oltre i 9 punti di media con il Gad e già convocato varie volte in B Dil. con la Virauto; ancora non è definita la formula del suo arrivo, probabilmente in prestito.
«L’obiettivo è la salvezza – ci spiega coach Minnella –, ma saremo pronti se dovesse arrivare qualcosa di più. Quest’anno voliamo basso, ci impegneremo per salvare la categoria con un gioco più dinamico; ci saranno dei cambiamenti nel nostro sistema rispetto allo scorso anno e abbiamo già iniziato a lavorarci. Il livello della DNC è salito di molto, non sarà facile anche per le tre retrocessioni. Ci vuole la voglia di riscatto dei nuovi e degli esordienti e l’impegno di tutti, voglio gente carica e con tanto entusiasmo, se no non ci sarà la forza di riprenderci dalle batoste che prenderemo. Sono soddisfatto per il roster, le esigenze che avevo sono state soddisfatte con un play, un tiratore, un under interessante e un cinque fisico. Dobbiamo definire le posizione di qualche guardia e il roster non è al 100%. La base su cui lavorare c’è, se arriverà qualcosa più avanti va bene».
Se dovessero rimanere Cavazza e Gulinello, il Gravina potrebbe ambire a una comoda salvezza, se non qualcosa in più. Senza di loro, che in C2 fanno la differenza e in DNC possono imporsi, forse ci vorrebbe un’altra ala piccola oltre all’indispensabile innesto di Di Masi, per garantire un adeguato numero di titolari a coach Minnella. Considerando che dei possibili dieci l’unico senior esordiente sarebbe Barbera (comunque 22enne), l’esperienza non manca per affrontare con il piglio giusto questa nuova avventura.
Roberto Quartarone