Il Cus Catania tiene testa alla big Ragusa e cade nel finale

Cus Catania-Virtus Ragusa 88-106
Parziali:
19-33; 40-61 (21-28); 70-83 (30-22), 88-106 (18-23).
PalaArcidiacono di Catania, 14 ottobre 2023, 19:00.

Cus Catania: Mpeck ne, Lo Iacono 14, Arcidiacono ne, Vasta 7, Cuccia 2, Corselli 6, Prior Ruiz 28, Valle 17, Carluccio ne, Vitosis 14, Consoli ne, Balbo ne. All.: Russo. Vice: Giorgianni.
Virtus Ragusa: Brown 26, Piscetta 2, Epifani 13, Cioppa 17, Simon 3, Tumino, Vavoli 13, Sorrentino 3, Gaetano 25, Mirabella, Calvi 4. All.: Recupido. Vice: Di Gregorio.
Arbitri: Cappello di Porto Empedocle e Mameli di Augusta. Udc: De Luca, Parisi, Alongi, Allegra.

Ci sono molte analogie tra questa partita e l’esordio in B2 del Cus Catania contro la Viola; ben poche invece con la finale di Coppa Sicilia. Primo tempo leggero per i padroni di casa, terzo e metà ultimo parziale travolgenti; poi nel finale gli iblei si sono assicurati la vittoria. Era successo qualcosa del genere contro i reggini, ma la terza giornata mostra il quintetto universitario più convinto dei propri mezzi.

La fase difensiva è ancora tutta da sistemare (61 punti nei primi 20 minuti sono troppi), ma l’intensità sale molto con il passare dei minuti soprattutto grazie a Gabriele Vasta, fondamentale anche per il carisma. Valle rimane imprescindibile nella fase organizzativa e Prior Ruiz ha disputato un’ottima partita con il suo tiro dalla media.

Il problema è che si deve affrontare in 7 una corazzata del campionato, trascinata dalle triple degli esterni Cioppa ed Epifani, dalla presenza nel pitturato di Gaetano e da un Brown che si vede quando serve, guidati da un Gianni Recupido che trova tutte le contromosse giuste alla reazione cussina che fa vacillare le sue certezze. Con un roster tanto risicato, quando si giunge al -8 a pochi minuti dalla fine, il buon pubblico presente si esalta perché sembra un’impresa arrivare fin lì. Andare oltre, soprattutto contro un’avversaria che ambisce al ritorno in B1, sarebbe un miracolo.

Roberto Quartarone

Seconda vittoria in trasferta, terza consecutiva in stagione, per la Virtus di Recupido che sbanca il PalArcidicono di Catania 88-106 e supera il Cus, dopo averlo già battuto in finale di Coppa Sicilia, al termine di 40’ quasi sempre in controllo. Gli ospiti salutano il debutto stagionale di Brown e partono a mille (0-10). Un paio di triple di Cioppa, la stazza di Gaetano e il recupero con schiacciata di Vavoli garantiscono ai ragusani di chiudere il primo quarto con 14 punti di margine. La Virtus mantiene la concentrazione e nel secondo periodo arriva a doppiare il Cus con la tripla frontale di Gaetano (27-54 al 17’), prima che Catania rosicchi qualcosa sul tabellone all’intervallo: 40-61. Al rientro in campo la Virtus smarrisce un po’ di brillantezza in attacco, le palle perse complicano il piano partita di Recupido e il Cus, tripla dopo tripla, si riavvicina fino al -12. Nell’ultimo quarto Catania torna un paio di volte a -8, lottando coi denti, ma la presenza a rimbalzo d’attacco, i canestri di Brown e l’unica tripla di Sorrentino consentono alla Virtus di rispedire al mittente il tentativo di rimonta.

“Faccio i complimenti al Cus – esordisce Recupido – perché nonostante il gap iniziale non si è mai perso d’animo, ha continuato a lottare, aumentando l’intensità e creando situazioni interessanti dal penetra e scarica. Noi abbiamo avuto un impatto ottimo con la partita, diciamo per un quarto e mezzo, ma sul +20 è subentrato un calo di tensione e abbiamo rischiato di farci male. Un fischio o un canestro in più potevano compromettere il lavoro fatto nella prima metà di gara, ma anche in quelle precedenti. Nel complesso – conclude il coach ragusano – sono contento per l’approccio e per aver portato a casa i due punti, un po’ meno per l’atteggiamento ondivago, che una squadra matura non può e non deve permettersi”.

Comunicato Virtus Ragusa

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