Alfa-Armerina 88-73
Alfa Basket Catania: Arena 6, Corselli 13, Consoli 4, Whatley 23, Catania, Pennisi 12, Pappalardo 5, Mazzoleni 9, Cuius 8, Cantarella 4, Barletta, Abramo 4. All. Di Masi.
Siaz Basket Piazza Armerina: Robinson 14, Sortino, Ciancio 2, Musikic V. 8, Genovese 20, Savoca ne, Musikic O. ne, Berenis 8, Sgrò 9, Boiardi 11, Rietz ne, Seye 1. All. Diamante.
Arbitri: Lorefice e Mameli.
Parziali: 22-17, 46-33, 68-49.
Crack: distorsione alla caviglia di Luciano Abramo dopo sei minuti. Il caldissimo PalaLeonardo, mai stato così pieno e festante, ammutolisce: sul 15-8 e 34’ da giocare, perdere l’mvp indiscusso del campionato poteva rivelarsi fatale contro l’Armerina. E invece l’Alfa ha conquistato comunque la promozione in C Gold, vincendo su sulla Siaz, grande incompiuta.
«È stata difficile – afferma capitan Marco Consoli, 101ª presenza in rossazzurro –. Ci siamo allenati con grande intensità per tutta questa lunga stagione. Tutti sono stati super, dalla dirigenza ai giovani. È stato uno spettacolo, anche i tifosi di Piazza correttissimi. Sarebbe bello che fosse un incentivo per tutto l’ambiente! Una squadra tutta catanese è stato un valore aggiunto, con grande attaccamento alla maglia di tutti».
Dal 28-29 a metà del secondo quarto, l’Alfa mette in campo un’intensissima difesa mista, colpendo i neri ospiti a ogni occasione in attacco, e coronando una stagione da 23 vittorie su 25 gare. I catanesi hanno vinto per i tiri dalla media e lunga distanza di Marco Pennisi, per le recuperate di Federico Cuius, per i rimbalzi e i secondi tiri di Lorenzo Corselli. Marco Consoli è stato perno dell’equilibrio rossazzurro. I coach Di Masi e Famà sono riusciti ad amalgamare una squadra in cui anche l’estro di Arena e Whatley, la potenza di Mazzoleni e Pappalardo e la prontezza dei giovani Cantarella, Catania e Barletta ha fatto la differenza.
«È il coronamento di un campionato condotto sin dalla prima giornata – il direttore generale Carmelo Carbone è entusiasta –. Dopo l’infortunio di Abramo, è uscito il gruppo. Tutti meritano una menzione, hanno giocato benissimo. Balza agli occhi che nel terzo quarto riusciamo a mettere a sedere tutti gli avversari. Il perché c’è: bravo lo staff tecnico!»
La partita s’è rotta dopo 15’: Whatley, prima spento, è salito di giri, poi Corselli e Cuius hanno spinto a un break da 18-4 che travolge gli uomini di Diamante. Poi Consoli e Pennisi rispondono bene a Boiardi, Sgrò e a un Lollo Genovese autore di un incredibile 6/7 da tre.
E ora sarà C Gold, dove gli alfisti troveranno Gravina e Cus: si prospetta un triplo derby etneo che varrà un’intera stagione per tutti, vista anche la riforma dei campionati.
Roberto Quartarone
da “La Sicilia” del 29/5/22
2600 battute
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