È uscito “Storie minors – l’altro basket”, un viaggio cestistico attraverso 12 racconti iconici dei campionati minori e i migliori post della pagina social “L’umiltà di chiamarsi Minors”. Diventata, dal 2013 ad oggi, una delle fanpage sulla pallacanestro più popolari in Italia, Chiamarsi Minors ha raggiunto grande popolarità perché non parla della Serie A, dell’Eurolega o dei mostri sacri della NBA, ma di tutto ciò che riguarda il basket dilettantistico, nelle sue varie sfaccettature.
E così storie delle serie cestistiche minori possono diventare clamorosamente importanti perché raccontano l’essenza della palla a spicchi italiana. C’è di tutto: si parla di maschile, femminile, giovanile, come di arbitri, ufficiali di campo, tornei studenteschi, categorie over, pallacanestro in carrozzina. Il racconto di Bruno Cerella e Peppe Poeta prima che diventassero protagonisti in Serie A è inframmezzato dal torneo studentesco in cui Marsciano mosse un’intera comunità o dalle epopee di Granarolo e Manzao. La birretta da cui nacque la pallacanestro italiana richiama la birretta che è d’obbligo durante i tornei 3×3 vinti dai Kings of Kings.
«Con queste storie e i tanti aneddoti – scrivono i curatori – abbiamo voluto dare voce al basket che conta per davvero. Il nostro». I racconti sono stati scritti da Carlo Pedrielli, fondatore della pagina, da Francesco Posti, coach perugino, da Donatello Viggiano, dirigente e giocatore minors lucano, e da Roberto Quartarone, giornalista e fondatore del blog Basket Catanese.
Il libro è acquistabile sia in formato cartaceo che ebook su Amazon.
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