Il capitano del Gravina Gianluca Barbera è stato protagonista della 28ª classica del basket catanese, vinta per 68-74 sul CUS Catania, al di là delle percentuali: la sua tripla è stata decisiva e ha superato i 3500 punti in carriera.
«Ho messo due triple iniziali – ci racconta –, ma nel terzo e quarto quarto ho fatto il tiro al bersaglio. Ho iniziato anche a tirare da sotto, visto che non voleva entrare. Tornando in panchina i compagni mi hanno detto che avevano bisogno di me, che la tripla importante sarebbe entrata. Effettivamente… è entrata la più complicata, la più difficile, la più bella, cadendo, ma quella che ci ha fatto vincere. ho rivisto tanti appassionati in tribuna, una cosa più bella dell’altra. Ora so che coach Marchesano ci distruggerà perché abbiamo tirato con percentuali bassissime. Ma siamo felici di essere rimasti in vetta!»
Dall’altra parte, c’è orgoglio nelle parole dei cussini Andrea Pardo e Gabriele Vasta, ma anche tanto rammarico: è stata la partita più intensa dell’anno per gli universitari, ma non è bastato per tornare alla vittoria.
«Gravina è una grande squadra compatta – afferma la guardia-ala Pardo – e ci credono sempre. Siamo stati sfortunati nel finale, ma ce l’abbiamo messa tutta. Alla fine va bene così. Dopo una prima parte del campionato sfortunata per infortuni, per problemi vari e mancanza di alchimia, forse finalmente stiamo trovando la nostra dimensione. Il campionato non è finito! Quindi dobbiamo crederci ed essere positivi».
«Ogni partita ha la sua storia – gli fa eco il play Gabriele –, azione dopo azione si arriva alla fine e l’abbiamo fatto. Abbiamo tenuto mentalmente, perché le partite si vincono mentalmente. Come volevasi dimostrare non sono gli infortuni che determinano le partite, ma la voglia. Oggi abbiamo messo tantissima voglia e la gara è stata decisa nel finale, dallo 0/2 ai liberi e dalla tripla di Barbera, che se non fosse entrata staremmo a parlare di un’altra partita. Siamo incazzati perché non sono arrivati i due punti!»
Infine, nota particolare: Marletta è stato a casa in malattia tutta la settimana, dunque il CUS è corso ai ripari tesserando coach Gabriella Di Piazza, allenatrice della formazione di basket in carrozzina, per affiancare l’assistant coach Daniele Balbo. «Vorrei ringraziare Gabriella – afferma il dirigente responsabile Michelangelo Sangiorgio – che, con spirito di appartenenza, non ha esitato a dare una mano alla squadra in questo momento di necessità. Ringrazio coach Balbo e i ragazzi, anche chi non ha giocato, perché abbiamo tenuto testa per 39 minuti e mezzo alla migliore squadra del girone».
Roberto Quartarone
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