Qualche giorno fa, Carolina Pappalardo e Giulia Patanè erano presenti entrambe a una partita del CUS Catania di Serie C femminile. Nel primo campionato dell’era pandemica, sono state loro le portabandiera della pallacanestro femminile etnea in ambito nazionale. E puntano entrambe a rimanere protagoniste in Serie A2, per migliorare i risultati ottenuti quest’anno.
L’ala grande Pappalardo è reduce da due vittorie della Coppa Italia con Crema, in un’unica annata, fatto più unico che raro. A settembre è arrivato il primo titolo, a marzo il secondo coronato dall’inserimento nel miglior quintetto della competizione. La formazione lombarda è uscita ai quarti dei play-off ma ora sta rilanciando: Carolina è stata rinconfermata e in cabina di regia ci sarà l’olimpionica 3×3 Rae Lin D’Alie. Per il prodotto delle giovanili della Lazùr, già imbattuta pluricampionessa dei tornei estivi etnei, sarà uno stimolo in più: «Ci metterò il massimo impegno e dedizione per ricambiare la fiducia che mi è stata ridata – ha dichiarato – cercando insieme alle mie prossime compagne di raggiungere l’obbiettivo che abbiamo mancato».
La stagione di Giulia Patanè a Livorno è stata buona per quanto riguarda la crescita personale, ma la formazione toscana è retrocessa in Serie B dopo i play-out, cedendo a gara-3 contro il Cus Cagliari. Eppure, la pivot giarrese scuola Rainbow ha raggiunto il suo obiettivo di crescita personale. Le sue statistiche non mentono: career high in Serie A2 con 14 punti nel derby contro Firenze, 4.7 punti e 4.6 rimbalzi di media. Dopo tanta gavetta, con l’esordio nella massima serie a Battipaglia e l’esperienza di Viterbo, Giulia ha trovato finalmente i suoi spazi e, malgrado non ci siano ancora certezze sul suo futuro, sicuramente troverà una collocazione che le compete nei campionati nazionali.
Roberto Quartarone
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