Enzo Porchi, già allenatore dell’Olympia Catania, ha conosciuto bene Pippo Borzì, l’allenatore scomparso recentemente a causa del Covid-19: hanno condiviso parte dell’esperienza reggina ai tempi in cui il pivot catanese giocava con la maglia della Viola Reggio Calabria. Ecco il suo ricordo, ripreso da Reggio a Canestro.
“Non ha mai mollato. Mi è sempre stato vicino nei momenti di difficoltà, da valoroso capitano e da uomo vero. La nostra amicizia è continuata nel tempo anche con le rispettive famiglie grazie anche alla dolcezza della moglie Viola al quale va il mio più sincero abbraccio. Una persona seria e straordinaria”.
Un aneddoto? “Sul web sta circolando la foto di Pippo con l’abito del Bridge, il gioco di carte. Dovete sapere che, questa passione, la deve a Reggio Calabria ed alla Viola. Venne introdotto in questo circuito dal Dottore Simonetta, allora medico sociale della Cestistica. Giocavamo spesso a carte in sua compagnia e del Notaio De Tommasi. Non solo lontano dal parquet ma anche sui pullman, in trasferta, era il nostro modo per passare piacevolmente il tempo”.
“Una decina d’anni fa sfidò la Viola da avversario allenando il Catania, proprio contro Massimo Bianchi che fu il suo play nelle sue ultime apparizioni. Sinceramente, non sapevo per chi fare il tifo”.
“Ricordo con piacere anche suo padre e tutta la sua famiglia. Arrivavano alle partite con una macchina carica di regali, ricordo i cocomeri ma non solo. Gente di cuore, gente che non potrò mai dimenticare”:
“Sinceramente, sono affranto e porto Pippo nel mio cuore”.
Enzo Porchi
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