Passetto dopo passetto, si sta delineando la stagione 2020-’21 per il settore femminile. Le squadre di vertice già sono in fervente attività, sono stati annunciati coach, nuovi acquisti, programmi e speranze. La Passalacqua Ragusa è in prima fila, malgrado l’annuncio di aver ridotto il budget. La guardia del ’92 Tyaunna Marshall, l’ala-pivot del ’01 Awak Kuier e la play del ’97 Mariella Santucci sono i primi innesti nel roster; si aspettano le conferme e ci saranno i capisaldi italiani della scorsa stagione e le cestiste sotto contratto a meno di sorprese.
La squadra si prospetta competitiva, anche se coach Gianni Recupido è molto prudente: «Bisogna guardare più avanti – ha spiegato il coach in diretta sui social –, costruire in casa un sistema-squadra, che giochi insieme a lungo e si conosca a memoria, in modo che in due-tre anni possiamo competere con squadre con il budget più alto del nostro. Non riusciamo mai a beccare il meglio sul mercato, per mille ragioni, quindi vogliamo anticipare i tempi scommettendo sulle giocatrici più giovani».
L’altra siciliana in A, il Sicily by Car Palermo, ha già da qualche settimana annunciato le difficoltà per proseguire l’esperienza nella massima serie. Anche coach Santino Coppa, su queste pagine, ha lanciato l’appello per salvare la squadra e il titolo. «Mi dispiace per il basket siciliano se Palermo non ci sarà», ha detto il suo omologo ragusano, Recupido. Al ritorno in A1, le palermitane avevano ottime chance di salvezza, malgrado le difficoltà d’ambientamento. Tutto l’ambiente fa il tifo per loro: anche il Comune s’è schierato a difesa del titolo.
Si muovono Catania e Patti, che hanno chiuso prima e seconda in Serie B. «Ci sentiamo con il presidente Ferlito e con la dirigenza – afferma il coach della Rainbow, Andrea Bianca –, stiamo cercando di trovare la strada migliore per ripartire. L’ambiente femminile etneo è vivo e vivace. Ascolterò i progetti che mi vorranno sottoporre, abbiamo lavorato bene, nulla osta proseguire se ci sono le condizioni». L’Alma Basket ha la ferma intenzione di fare l’A2: «Era il nostro obiettivo – afferma la coach pattese, Mara Buzzanca –. La domanda di ripescaggio è stata fatta per continuare ciò che ci siamo ripromessi tre anni fa. Se dovessimo farla, vorremmo giocatrici per l’Under-18, perché credo nel progetto giovani: se non sarà A2 punteremo comunque tutto sull’U18».
I due coach più preparati del campionato regionale guardano con interesse anche cosa succede ai piani alti. «Ragusa e Palermo mirano a consolidare la loro realtà – afferma Bianca –. Ragusa è più stabile, ha un grande allenatore, Gianni Recupido, che darà le indicazioni giuste per far conciliare le ambizioni della piazza con le spese. Palermo era un sogno diventato realtà grazie al deus ex machina europeo Santino Coppa. Per mantenere l’A1 bisognerà sforzarsi, ma Palermo può rispondere all’appello. Garantire due squadre siciliane di A1 significa dare al movimento un respiro diverso».
«Mi auguro che Palermo risolva i problemi – replica Buzzanca –. Hanno fatto tantissimo per arrivare fin lì, con un impegno importante. Santino Coppa è un’icona, è famoso per i miracoli che fa: lo guardo con ammirazione. È chiaro che quando tutto il mondo si ferma, lo sport passa in secondo piano. A Ragusa, Gianni Recupido farà migliorare le giocatrici: è tra i migliori, lo ammiro, ha carisma e passione. Anche con le modifiche, costruiranno bene la squadra».
E la Serie B? Il campionato s’è svalutato, bisognerà capire anche come raggiungere il numero delle squadre. «Speriamo di ripartire e non a porte chiuse – spiega Buzzanca –, il pubblico fa tantissimo. Per la B viene da piangere… già è drammatico, vincere le partite con grandi scarti crea problemi. Un aspetto importante sarà ripartire dai competenti: un allenatore delle giovanili dev’essere anche più bravo di quello della Serie A perché deve costruire i giocatori».
«Catania è una piazza importante – chiude Bianca –, è continua negli anni e c’è tanta voglia di fare, con istruttori e istruttrici giovani che si misurano con la voglia di migliorare, come Ferlito e Aleo. I presupposti per proseguire bene l’attività ci sono, mi auguro che tutto si possa concretizzare, a prescindere dalla mia presenza».
Roberto Quartarone
da “La Sicilia” del 15/6/2020
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