Ventello di scarto tra gli etnei e la Virtus… Tre quarti in equilibrio, dominano Marzo, Consoli e i catanesi… Salafia baluardo ibleo…
Alfa-Ragusa 84-64
Alfa Basket Catania: Clifford-Robertin 13, Cicero Domina, Cantarella, Politi, Consoli 3, Saccà 10, Marzo 12, Luzza 12, Mazzoleni 13, La Spina, Abramo 21. All.: Guerra.
Virtus Ragusa: Comitini, Di Dio Busà 7, Agosta ne, Carnazza 5, Marletta, Causapruno, Sorrentino An. 12, Salafia 19, Ferlito 2, Canzonieri 9, Sorrentino Al. ne, Bakula 9. All.: Di Gregorio.
Arbitri: Licari e D’Amore. Udc: Spampinato, Luppino e Parisi.
Parziali: 21-16, 39-35, 56-54.
L’Alfa si riprende il primo posto in solitaria al termine di una partita mozzafiato per tre quarti e dominata nell’ultimo. È stata la gara dei catanesi: Marzo imperioso, Consoli muraglia, Saccà, Mazzoleni e Abramo letali. È stata la gara della continuità e della potenza, esplosa nell’ultimo quarto. Ragusa senza Agosta e Ale Sorrentino disputa tre quarti sulle spalle del brillante Lucio Salafia, ma scompare dal campo nel momento più importante, perdendo quella vetta che aveva tenuto sin dalla prima giornata. Il torneo è ancora lungo, ma questa sfida lancia gli alfisti verso una posizione di prestigio.
In avvio, l’Alfa è frenata da una difesa virtussina che è stretta e raddoppia di continuo. Marzo è ovunque, è un punto di riferimento, è però Luzza a svegliare i suoi compagni: 3+1 sfruttando un’ingenuità di Andrea Sorrentino, corre e gioca in velocità. Nicolò Mazzoleni sfrutta gli spazi lasciati sull’esterno per provare la prima fuga con una tripla (9-4). Bakula è attivo ma non fortunato, ci pensa Salafia, ruba-rimbalzi e arduo da marcare in post basso. Saccà in contropiede e Consoli in difesa sono dei fattori. Canzonieri taglia la difesa etnea, ma c’è Marzo che rubando palla a Salafia fa un coast to coast e poi stoppa Bakula (21-13).
La tripla di Sorrentino apre la seconda frazione, Ragusa torna a -2. Clifford-Robertin ha tre falli. Le difese sono intensissime, gli attacchi sono molto imprecisi, deve pensarci Luciano Abramo: torna in formato Speedy Gonzalez per rubar palla e bruciare Bakula in contropiede. Poi Mazzoleni azzecca il jolly dai 6,75 (30-23). La sfida tra Abramo e Sorrentino s’infiamma: tripla del primo, cinque punti del secondo (35-31). Mazzoleni buca la zona iblea, La Spina c’è al rimbalzo.
Difese sempre più strette, ma attacchi più precisi nel terzo quarto. Legend inizia bene, ma uno scatenato Carnazza e Bakula ricuciono e il sopraffino Salafia beffa tutti e trova il pari a quota 44. Abramo-Sorrentino tripla contro tripla: iblei avanti sul 47-48. Salgono in cattedra il concentratissimo Consoli, Marzo e Saccà che catturano falli. Salafia è immarcabile e l’Alfa vacilla, si affida alla difesa di Consoli e alla finalizzazione di Saccà che scava il solco (56-50).
Marzo con una tripla mani in faccia e una rubata più contropiede spiega che al PalaCus non si passa (63-54). Di Dio Busà fa ripartire dopo due minuti gli appannati iblei, ma Sorrentino prima fa flopping, poi si fa fischiar tecnico per proteste. Marzo fissa il massimo vantaggio sul +11, Consoli, il giarrese e Abramo confezionano il +13 e poi il +18. Nel finale, tutti escono consapevoli d’aver visto uno spettacolo d’altra categoria: degna sfida tra le due capilista di Serie C.
Roberto Quartarone
da “La Sicilia” del 5/1/2020
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