«Bisogna dare un’impronta di lavoro diversa»… «Le strutture ci sono, si deve dimostrare che non c’è un posto migliore di Catania»… «Se in C, obiettivo vittoria»…
Il passo mosso dall’Alfa Basket in vista della stagione 2019-2020 non è da poco: aver riconfermato Massimo Guerra come head coach e avergli anche affidato il settore giovanile è un segnale forte su come si vuole riprende l’attività, dando un indirizzo diverso. L’obiettivo rimane duplice: rendere Catania attrattiva per l’attività giovanile e riprendersi la Serie B.
«Il progetto è quello di rivoluzionare la metodologia di lavoro e l’organizzazione – afferma il “Che” Gue(va)rra –. Vogliamo riuscire a creare dei piani di lavoro tecnici e fisici con lo staff; e lo staff sarà dedito solo ad Alfa-Cus. Questo ci permetterà di lavorare bene negli anni e di creare delle squadre e dei giocatori più pronti per darci soddisfazione. Le strutture ci sono, gli istruttori ci sono; basta solo dare un’impronta di lavoro tecnico diverso. Vogliamo lavorare sulla squadra e sul singolo giocatore, vogliamo avere sempre il preparatore a disposizione così come gli allenatori e cercare di creare un polo d’elite per le giovanili. Lavorando bene potremo anche fare reclutamento fuori Sicilia».
Già lo ha dimostrato lo scorso anno, malgrado la retrocessione: Guerra ha le idee chiare. «Bisogna creare un mondo propedeutico per preparare a crescere. Questo è un modo per trattenere i giovani che vogliano partire. Catania è il posto giusto per migliorare le qualità, è un punto di partenza. Se ci proponiamo di lavorare in un certo modo e i ragazzi vanno via significa che non abbiamo fatto bene. Dobbiamo proporci e dare obiettivi importanti, mandare tutte le squadre in Eccellenza, in modo da far migliorare i ragazzi. Con il nostro lavoro dovremo dimostrare che non ci sono posti migliori di Catania, dando una prospettiva professionistica, creando una squadra d’élite».
Come sottolineato da Gaetano Russo, la società sta ancora valutando se richiedere il ripescaggio. «Speriamo ci si pensi. La Serie B è uno sbocco, serve a dare prospettive da realtà importante. Vorremmo che tutti i giocatori pensassero di giocare con la prima squadra. Se dovessimo fare la Serie C, puntare a vincerla è un obbligo: se s’è fatto un investimento della società pensando a me, credo che quella sia l’idea».
Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86
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