Le parole dopo Alfa-Salerno… Coach Guerra: «Dobbiamo gestire i momenti decisivi»… Il capitano: «La reazione c’è, ora bisogna vincere»…
L’Alfa Catania non vuole rassegnarsi al penultimo posto in Serie B, all’idea di affrontare i play-out in una posizione scomoda. Lo ha dimostrato sabato, giocando una partita coraggiosa contro Salerno, perdendo ma provando la rimonta dopo essere crollata sotto i canestri di Leggio e compagni.
«Non è stata una partita malvagia – ci spiega Teo Gottini, il capitano etneo –, ma nel primo tempo abbiamo concesso troppo: è mancata l’intensità difensiva che abbiamo messo nel secondo. Sotto di 20, siamo stati bravi a crederci. Sapevamo che loro sarebbero calati e noi li avremmo colpiti. Peccato perché in quattro-cinque azioni sono andati a canestro troppo facilmente. È difficile poi recuperare il gap, questi dettagli si pagano».
Concorda con lui coach Massimo Guerra in sala stampa: «Credo che abbiamo visto un’Alfa dalle due facce, soprattutto per l’aspetto difensivo – afferma –. Nel primo tempo una squadra che concede 51 punti non può pensare di vincere la partita, nel secondo tempo li abbiamo tenuti a 40 punti e mettendo più voglia, determinazione e intensità anche per risolvere le nostre distrazioni tecnico-tattiche. Dobbiamo imparare a gestire i momenti decisivi, ma sono contento della reazione».
Offensivamente, la squadra è 11ª nel girone (75 punti di media), ma difensivamente è la seconda peggiore dopo Battipaglia (84). «Dal punto di vista offensivo andiamo abbastanza bene – conferma il coach –. Di Provenzani sono molto più contento della gestione della palla, lo stiamo aiutando a diventare un buon play; ha anche capacità di concludere. Non sto a pensare chi è mancato o meno, siamo consapevoli dei nostri errori di squadra. La salvezza è il nostro preciso obiettivo, dobbiamo giocare con la giusta fiducia. Credo siamo sulla strada giusta, ma serve fare ultimo step». Le ultime sette partite, con tre scontri diretti (Battipaglia, Pozzuoli e Valmontone), sono decisive: «Ogni partita è importante – chiude il coach –. I ragazzi dimostrano che possono competere con chiunque, ma devo aiutare i ragazzi ad eliminare le ingenuità difensive».
L’analisi del momento la affidiamo a Gottini, il cestista con più punti di sempre con le squadre catanesi di Serie B (1.549 totali). «C’è la delusione dei risultati – si rammarica –, non basta fare buone prestazioni ma dobbiamo portare a casa i punti. La reazione c’è stata, anche l’agonismo, ma bisogna vincere. Non è facile da dire cosa ci sia da fare in più. Abbiamo due trasferte proibitive ma non partiamo sconfitti, cerchiamo di dare il massimo. È difficile “punire” una situazione, c’è bisogno che tutti diano il massimo, da chi gioca 40’ a chi ne gioca 1: è possibile salvarci se c’è qualcuno che gioca così così, ma difficile».
Il livello del campionato è davvero alto. «È un girone tosto e proibitivo – conferma Teo –, è questo che fa venire fuori i nostri limiti. Non è per avere alibi, ma in un altro girone i nostri limiti sarebbero venuti fuori meno. Avremmo portato via qualche punto. Saremmo stati a metà classifica, tutti felici e contenti. La realtà è un’altra: bisogna tirare fuori gli attributi!»
Gottini ha alternato buone prestazioni ad alcune gare più opache. «Provo a fare ciò che mi chiede il coach, non è mai facile, sono cambiate un po’ di situazioni, mi sono adattato a giocare in un altro tipo di basket. Do il massimo, sono relativamente soddisfatto». Stanno crescendo intanto i ragazzi delle giovanili, Elia in primis. «Sono contento che i giovani di Catania stiano maturando giorno dopo giorno. Per il prossimo anno ci sarà bisogno di locali – chiude il capitano –, che sono cresciuti qua e hanno margini di crescita. E poi vedremo!»
Roberto Quartarone
da “La Sicilia” del 25/02/2019
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