Valori in campo che riflettono i diversi obiettivi… Percentuali basse per i padroni di casa… Partita in discesa per gli ospiti negli ultimi minuti…
Gravina – Alcamo 58-74
Sport Club Gravina: Ferrara C. 4, La Mantia R. 7, La Mantia G. 10, Barbera 15, Spina, Santonocito 14, Genovesi, Alì 8, Renna, Saccà 2. All.: Marchesano.
Libertas Alcamo: Tagliareni 6, Farina, Nicosia 2, Andrè 4, Piarchack 4, Vukoja 22, Manfrè 10, Dragna 12, Agrusa 4, Accardo, Genovese F. 10. All.: Ferrara V.
Arbitri: Filesi e Giunta F.
Parziali: 10-16, 29-44, 40-61.
Alcamo e Gravina hanno obiettivi diversi e in campo i valori si vedono: sono tutti a favore degli ospiti. La Libertas ha al suo arco un giocatore d’altra categoria: Vladimir Vukoja, che mette a segno un 6/7 da tre, tutte in momenti importanti della gara, che spezzano qualsiasi velleità di rimonta. Il Gravina gioca sottotono e non difende nel secondo quarto, quando gli ospiti si portano avanti già di 15 lunghezze e chiudono il parziale 19-28. È lì che la gara si mette in discesa per gli ospiti, considerando anche le basse percentuali dei tiratori gravinesi.
Coach Marchesano deve far fronte da subito a un’emorragia di punti (0-7), ma c’è da dire che contro un Francesco Genovese così ispirato in regia non bastano delle mini rimonte che non portano mai le squadre a contatto. Mancano i tiri pesanti e mancano anche i soliti bottini di Saccà e Spina. Santonocito come sempre fa per due ma s’infortuna e non rientra più. Dragna aumenta ancora il vantaggiose e nei minuti finali si gioca solo per le statistiche.
«Dal punto di vista caratteriale abbiamo reagito – afferma il coach ospite, Vincenzo Ferrara –, siamo stati più grintosi, mettendo in campo una buona pallacanestro. Certo, le percentuali ci hanno sostenuto».
Roberto Quartarone
da “La Sicilia” del 28/01/2019
Dopo i due ko consecutivi, il primo, tremendo, in casa dell’Orlandina Lab, arriva il riscatto per la Libertas che fin dalle prime battute mette in chiaro le cose sul terreno del Gravina. Pronti via e gli alcamesi conducono già per 7 a 0 grazie ai canestri di Tagliareni e Ciccio Genovese nonché alla prima bomba di una strepitosa serie firmata da Vukoja: per il diciottenne serbo, a fine match, un entusiasmante 6/7 da tre punti.
La resistenza degli etnei, apparsi sottotono atleticamente e un po’ frastornati da una vicenda personale che ha colpito il loro allenatore, è durata davvero poca. Rispetto alle altre trasferte, infatti, la Libertas ha cominciato la gara con un piglio davvero deciso, con la “fame di vittoria” negli occhi e con un lavoro difensivo assolutamente notevole.
Coach Ferrara, privo ancora una volta di Lollo Genovese e con Manfrè lasciato in panca perché febbricitante, ha quindi rivisto, fin dalle primissime battute sul “lynoleum” gravinese, il volto migliore della sua squadra, quello che ha permesso la strepitosa striscia di nove vittorie consecutive. Poi, nel secondo periodo, anche grazie all’ingresso in campo di Federico Manfrè (38 di febbre ma difesa perfetta, rimbalzi e ottimi movimenti in attacco), la partita è praticamente stata messa in ghiaccio nonostante il piccolo recupero di Gravina che dal -18 è risalito al – 15.
Nella terza frazione di gara la vice-capolista incrementa ancora e tocca +28: Dragna segna da due e mette anche due triple, Genovese orchestra bene in cabina di regia e supera la difesa aggressiva di Spina, Andrè recupera i suoi soliti rimbalzi e Agrusa conferma che in serie C può starci bene. Per quest’ultimo anche una spettacolare stoppatona.
Tutti scrivono punti a referto, tranne Accardo e Farina, e finisce 74 – 58 con un comprensibile calo di tensione in casa Libertas, nell’ultimo periodo, e un ritorno di fiamma per i padroni di casa impegnati a rendere il divario più accettabile.
L’ADDETTO-STAMPA
(Piero Messana)
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