Giarre svolta a metà gara e travolge Adrano

La mossa dello scorpione D’Urso… Alescio dominante… La svolta tra terzo e quarto quarto: Casiraghi, Arcidiacono, Vitale e Marzo protagonisti…

Adrano – Giarre 59–71
Parziali
: 20-15; 36-27 (16-12); 48-46 (12-19); 59-71 (11-25).

SPORTING CLUB ADRANO: Alescio 27, Pennisi 14, Bascetta M. 6, Ricceri 6, Russo D. © 4, Bascetta D. 2, Russo A., Amoroso F., Amoroso G. ne, La Manna ne, Sangiorgio ne. All.: Bonanno, Vice: Castiglione.
SS BASKET GIARRE: Casiraghi 22, Vitale G. 15, Marzo © 15, Arcidiacono 14, Motta 2, Saccone 2, Cantarella 1, Leonardi A., Leonardi N., Costanzo M. ne, Tomarchio ne, Vasta ne. All.: D’Urso.
ARBITRI: Filesi e De Cillis.

Come all’andata, Giarre lascia sfogare Adrano per due quarti per poi piazzare la mossa dello scorpione e vincere. Lo scorpione in questo caso è coach Simone D’Urso, che silenziosamente muove le sue pedine sullo scacchiere della Tenso e annulla tutte le armi migliori del collega Giorgio Bonanno. Al tiro, sono in serata soltanto Aronne Alescio (domina ed è spettacolare, è il nuovo “straniero” bianconero) e Marco Pennisi (che è tornato ai livelli pre-incidente) e dunque basta bloccare e snervare loro per fermare gli attacchi adraniti per oltre otto minuti. Peccato per Russo e compagni, che per 20′ sembravano in grado di portare a casa la vittoria senza patemi ma sono poi scomparsi dal campo.

È in questo frangente, tra il terzo e il quarto quarto, che la partita svolta in favore dei gialloblù. Ci pensano un Claudio Casiraghi tornato cecchino implacabile, un Alberto Marzo uomo ovunque, un Riccardo Arcidiacono letale da sotto e da tre, ma anche e soprattutto il grande ex della gara, Gabriele Vitale, cui l’Armata Bianconera tributa un lungo applauso a fine partita ma che è anche mente, motore e cuore pulsante dei giarresi. L’orchestra di D’Urso è ora sesta, ha agganciato proprio gli adraniti, e continua a stupire in questa C Silver dalle mille sorprese.

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

Ricordate Penelope, moglie di Ulisse, e la tela fatta il giorno e disfatta la notte? La prestazione di Adrano con Giarre ne è la metafora perfetta. Gli adraniti, un po’ come il match d’andata, giocano un match d’alta scuola cestistica fino a metà terzo quarto, poi decidono che il suicidio sportivo è l’unica via da percorrere per perdere il match e gettare 2 punti fondamentali alle ortiche. Nella calza dell’Epifania, Adrano trova carbone ma a metterlo dentro sono stati gli stessi cestisti adraniti. Clamoroso alla “Tensostruttura”, Adrano crolla dopo aver dominato per lunghi tratti il derby con Giarre, facendosi azzerare, facilmente, un + 12 a inizio terzo quarto e non andando mai a segno per quasi 8′ nell’ultimo, decisivo, quarto. Un harakiri pazzesco che manda in bestia coach Bonanno. I suoi nel momento clou della gara hanno fatto tutto l’opposto di ciò che ha chiesto il tecnico mazarese. Palle perse a ripetizione, errori banali in ogni parte del campo, forzature di ogni tipo e molte delle quali senza senso, fase difensiva che è stata un invito a nozze per Giarre. Morale: da metà del terzo quarto non abbiamo più giocato, roba mai successa soprattutto in casa nostra e che non deve mai più accadere. Ci può stare di perdere ma no così. Eppure fino alla pausa lunga, Adrano aveva giocato bene, benissimo, piegando col gioco la resistenza di Giarre che si conferma la nostra bestia nera e squadra di grande esperienza per la categoria. Tutto stava funzionando alla perfezione e il fatto che Adrano abbia chiuso sempre avanti i primi tre quarti sono stati molto ma molto più che indizi. Nessuno si aspettava un crollo colossale del genere, nemmeno quando gli ionici con un break di 0-10, sul 42-30, sono rientrati prepotentemente in gara. L’ultimo quarto è stato un’ odissea. Possessi persi senza soluzione di continuità in maniera sciocca e continui canestri degli ospiti con Casiraghi, Marzo, Arcidiacono e Vitale a fare il vocione grosso. Bonanno chiama time out ma i suoi continuano a giocare singolarmente e non piu’ da squadra. Adrano, ovviamente, non segna più, sbaglia di tutto e di più e alla fine paga a caro prezzo l’aver staccato la spina senza un perché. Adesso ci attendono due trasferte con Peppino Cocuzza e Orsa Barcellona. Importantissima sarà quella a San Filippo del Mela, sabato prossimo, in un match che può valere tanto per il nostro cammino salvezza. Il vantaggio sulla zona playout è ancora buono, buonissimo, ma non dobbiamo cullarci, tutt’altro. Con il rientro di Leanza e l’arrivo di un pivot dal mercato, Bonanno avrà nuove frecce sul suo arco per centrare quanto prima l’obiettivo salvezza.

ADDETTO STAMPA ADRANO BASKET
DAVIDE D’AMICO

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