Sfida salvezza mancata… Carbone: «Brutta partita, persa nel primo tempo»… La squadra che non gioca «come se fosse l’ultimo tiro della finale d’Eurolega»…
Alfa-Pozzuoli 79-87
Alfa Basket Catania: Gatti 14, Gottini 2, Consoli 8, Florio 9, Provenzani 16, Agosta 8, Vita 2, Patanè ne, Sirakov 20, Mazzoleni, La Spina ne. All.: Bianca.
Virtus Pozzuoli: Conforto, Di Domenico ne, Carrichiello 17, Longobardi 1, Dimarco 2, Caresta ne, Errico 19, Bini 19, Mehmedoviq 7, Djenadic ne, Tessitore 22. All.: Serpico.
Arbitri: Spinelli e Roberti.
Parziali: 11-21, 29-41, 54-67.
Non va quest’Alfa. Pozzuoli fa ciò che deve: si vuol salvare, dunque imposta la gara sulla calma di Matías Dimarco, play ex Canicatti, sui tiri pesanti di un sontuoso Gennaro Tessitore, e sulla prestanza sotto canestro di capitan Salvatore Errico, sesto uomo di lusso. L’ex guardia di Trapani è impressionante: 22 punti, 6/9 da tre, 4 falli subiti.
Catania sta troppo a guardare, non graffia, non spinge e quando da rinserrare le file perde lucidità in difesa: vive di fiammate. Bianca si affida quasi sempre a Gatti (14 punti, 15 rimbalzi, ma dal campo segna appena 4/13), Provenzani (7/10 da due ma 0/5 da tre), Sirakov (8/19 al tiro è ancora poco) e Consoli (2/2 da tre quando si provava l’ultima rimonta), facendo ruotare gli altri, Agosta sta a lungo in panca complici i falli, l’apporto degli altri è relativo se si eccettua Alessandro Florio (9 punti in 13’).
Da salvare, in una prestazione senza coltello fra i denti, c’è solo la risalita dal 54-72 al 67-76: solo in quel momento il drappello di tifosi alfisti (100 circa) si scalda e pare che qualcosa si possa recuperare. Segnano Agosta, Provenzani, arrivano le triple di Consoli; poi Pozzuoli chiude la pratica. «Brutta partita, persa nel primo tempo – afferma il gm di casa Carmelo Carbone –, con una misera reazione, qualche fiammata ma non abbastanza».
La sconfitta per Catania è ancor più dura d’accettare perché è arrivata contro una squadra che era appaiata al terz’ultimo posto, era rivale diretta per evitare i play-out, e tutto si fa maledettamente complicato nell’ottica dell’elevato numero di retrocessioni e della necessità di affrontare gli spareggi quanto più in alto possibile in classifica.
LA CRONACA. Gennaro Tessitore ed Ernesto Carrichiello iniziano la partita mettendo in chiaro che sarà dura per Catania: 0-8. Il secondo, ex Virtus Catania, è un crack: 4/5 da due, 3/6 da tre, 8 rimbalzi e 3 falli subìti. Sulle loro ali Pozzuoli conquista già la doppia cifra di vantaggio, si giunge sul 4-16 con l’Alfa che non dà segni di vita. Al 7-21, qualche timido segnale di risveglio: viene sempre da Vincenzo Provenzani, che spesso predica nel deserto, mentre Simone Gatti dimostra di essersi pienamente ristabilito.
Pozzuoli ha un momento d’appannamento dopo che giunge sul 15-31: con un break di 12-3, l’Alfa prova a rientrare, ma è solo fuoco di paglia. Ogni volta che i catanesi provano a chiudere la forbice, questa si riallarga perché Pozzuoli trova sempre il modo per ritornare su. Il copione si ripete nel terzo quarto (fino al 42-50) ma è sempre effimero. Poi Pozzuoli esce tra gli applausi.
«Penso che la mentalità sia quella giusta – afferma il coach ospite Mauro Serpico –. I playout saranno ancora più difficili dei playoff secondo me. Ci vuole grinta e sacrificio, chi fa meno errori vince, vince chi ha più stimoli. Avevamo una forte motivazione per riscattare la sconfitta di Palermo di uno in casa. Quando giochi con le dirette concorrenti è importante vincere fuori casa, malgrado fossimo venuti per una trasferta dura. Abbiamo cercato di recuperare energie mentali e ci siamo compattati: è la dimostrazione che c’è un gruppo che quando vuole dà tanto, non ci siamo mai disuniti. È una squadra che deve lottare, ma mi dà fiducia, deve giocare ogni gara come se fosse l’ultimo tiro di una finale d’Eurolega». Cosa che non riesce all’Alfa.
Roberto Quartarone
da “La Sicilia” del 09/12/2018
Al PalaCatania, l’Alfa Basket non riesce a dare seguito alla vittoria di Battipaglia. La Virtus Pozzuoli sorprende i catanesi con una partita impeccabile, grintosa e molto determinata. La sfida tra le due neopromosse del campionato di Serie B Old Wild West è dal sapore amaro per i padroni di casa. Gli alfisti dovevano vincere per risalire la china nella classifica del Girone D. In campo il quintetto catanese ha commesso tanti, troppi errori specie in fase difensiva consentendo ai campani di coach Serpico di chiudere in vantaggio tutti e quattro i parziali. Tessitore, Errico, Bini e Carrichiello chiudono in doppia cifra e trascinano la formazione ospite al successo. Alfa Basket Catania davvero in giornata storta. Non bastano ai rossazzurri i 20 punti di un mai domo Georgi Sirakov né i 16 del solito Vincenzo Provenzani. Momento difficile, da superare in fretta con orgoglio, cuore e cattiveria agonistica. L’Alfa deve resettare tutto e concentrarsi adesso sulla trasferta, in programma sabato 15 dicembre, sul campo della Tiber Roma.
Addetto stampa
Alfa Basket Catania
Umberto Pioletti
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