Quando Ivan Riva travolse la Luiss e svegliò la Virtus

Domani Alfa-Luiss… L’ala lombarda realizzò 26 punti in una vittoria che interruppe cinque sconfitte di fila… «Catania, molto più che pallacanestro»…

Ivan Riva in azione contro la Luiss, l’8 dicembre 2005 (foto D’Agata-“La Sicilia”)
Ala, n. Lecco 1983
Giovanili a Cantù
2003-04 Rieti (B1)
2004-05 V. Catania (B2) 31 – 255
2005-06 V. Catania (B2) 29 – 338
2006-07 V. Catania (B2) 30 – 403
2007-08 Patti (B1)
2008-09 Corato (B dil)
2009-10 Patti (B dil) 34 – 336
2010-11 Patti (A dil) 27 – 273
2011-12 Palestrina (DNB) 20 – 254
2012-13 Cus Messina (DNC) 24 – 276
2013-14 Sora (DNC) 18 – 280
2014-15 Olginate (C) 25 – 394
2015-16 Olginate (C/G) 23 – 210
2016-17 Olginate (C/G) 25 – 214

L’8 dicembre 2005 la Virtus Catania viene da cinque sconfitte consecutive, è inserita nel girone con il Centro Italia che la costringe sempre a trasferte lunghissime, ha un roster giovane affidato a Giacomo Genovese e deve salvarsi. La svolta però arriva nella partita con la Luiss Roma: strepitosa partita di Ivan Riva e Marco Consoli, autori di 26 e 14 punti e soprattutto di una furiosa rimonta nel secondo tempo che si conclude nel 89-64 finale. Catania si sarebbe poi salvata al primo turno di play-out contro Empoli.

«Mi ricordo bene che le due partite furono toste – ricorda Ivan Riva –, è una società che ha sempre avuto una caratura tecnica elevata. In casa mi ricordo bene, segnai tanto, entrava di tutto! Catania è stata un’esperienza cestistica formativa, i coach Genovese e Anselmo, nonostante fossi giovane, mi hanno dato delle responsabilità importanti. È stato il motivo per cui ho costruito una carriera in B1, sono per sempre grato a Catania e alla società che mi ha fatto crescere come giocatore».

A 21 anni, quando approdò all’ombra dell’Etna, Riva aveva solo delle esperienze giovanili ed era stato nel roster di Rieti: c’era tutto da dimostrare. Ala piccola, ma con i suoi 201 cm adattabile anche a “4”, si inserì alla grande nel contesto della Virtus, che di anno in anno ringiovanì sempre di più il roster. Lui ripagò con un crescente impegno e una crescita che sarebbe culminata nei play-out del 2007, in cui la squadra allenata da Morelli si salvò ma la società vendette poi il titolo a Bisceglie. È anche terzo per presenze e sesto per punti nella storia dei giocatori catanesi tra Serie A e B.

Ivan Riva con la maglia del Cus Messina, marcato da Pietro Marzo (foto R. Quartarone)

«Sono legatissimo a Catania – prosegue Riva -, ho un bellissimo ricordo dell’esperienza lì, non solo dal punto di vista cestistico ma anche umano. Mi è rimasta nel cuore la città, la frequento spesso, in estate sono stato al matrimonio di Alessandro Saccà, ho rivisto tutti ed è stato come tornare indietro nel tempo. Per me era la mia prima esperienza vera e propria da giocatore, è stato bellissimo condividerla con tutti i miei compagni. Sono rimasto molto legato alla famiglia Saccà; oggi leggo i nomi di Matteo Gottini e Marco Consoli, che sono capisaldi dell’Alfa e giocavano con me; insieme a Loris Catotti, sono tutti amici al di là del basket. È molto più che pallacanestro l’esperienza a Catania». Domani l’Alfa affronterà la Luiss: anche se due dei protagonisti di allora saranno in campo, tanto è cambiato.

Valerio Polonara difende su Ivan Riva (foto Agnese Reitano)

Per Riva fu un trampolino, verso le esperienze in B1 a Patti. Giocò anche nel Cus Messina stellare che vinse la finale di DNC contro Acireale: nella sfida decisiva ne mise 13. Poi il rientro in Lombardia, dove ha chiuso in C Gold, facendo sempre la differenza. «Non ho smesso né perché non ce la faccio più né perché fisicamente non ci sono – spiega Riva –. Mi dedico alla montagna nel tempo libero. Ma ora sto lavorando con un’azienda tedesca che lavora nell’integrazione, ho avuto gratificazioni e quindi ho deciso di intraprendere la strada fuori dal basket per questioni di tempo. Sono ancora innamorato della pallacanestro e la seguo sempre!» Ah, Ivan è il figlio di Antonello Riva: ma è un dettaglio secondario, perché a Catania ha lasciato il segno per le sue qualità, non perché “figlio di”…

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

Precedenti Catania-Luiss (5-4):

  • Serie B2 1999-‘00: Luiss-Cus Catania 67-82, 61-74.
  • Serie B2 2000-’01: Cus Catania-Luiss 56-59, 52-62.
  • Play-out B2 2000-’01: Luiss-Cus Catania 90-60, 75-85, 91-78.
  • Serie B2 2005-’06: Virtus Ct-Luiss 89-64, 74-64.

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