Domani Alfa-Luiss… L’ala lombarda realizzò 26 punti in una vittoria che interruppe cinque sconfitte di fila… «Catania, molto più che pallacanestro»…
L’8 dicembre 2005 la Virtus Catania viene da cinque sconfitte consecutive, è inserita nel girone con il Centro Italia che la costringe sempre a trasferte lunghissime, ha un roster giovane affidato a Giacomo Genovese e deve salvarsi. La svolta però arriva nella partita con la Luiss Roma: strepitosa partita di Ivan Riva e Marco Consoli, autori di 26 e 14 punti e soprattutto di una furiosa rimonta nel secondo tempo che si conclude nel 89-64 finale. Catania si sarebbe poi salvata al primo turno di play-out contro Empoli.
«Mi ricordo bene che le due partite furono toste – ricorda Ivan Riva –, è una società che ha sempre avuto una caratura tecnica elevata. In casa mi ricordo bene, segnai tanto, entrava di tutto! Catania è stata un’esperienza cestistica formativa, i coach Genovese e Anselmo, nonostante fossi giovane, mi hanno dato delle responsabilità importanti. È stato il motivo per cui ho costruito una carriera in B1, sono per sempre grato a Catania e alla società che mi ha fatto crescere come giocatore».
A 21 anni, quando approdò all’ombra dell’Etna, Riva aveva solo delle esperienze giovanili ed era stato nel roster di Rieti: c’era tutto da dimostrare. Ala piccola, ma con i suoi 201 cm adattabile anche a “4”, si inserì alla grande nel contesto della Virtus, che di anno in anno ringiovanì sempre di più il roster. Lui ripagò con un crescente impegno e una crescita che sarebbe culminata nei play-out del 2007, in cui la squadra allenata da Morelli si salvò ma la società vendette poi il titolo a Bisceglie. È anche terzo per presenze e sesto per punti nella storia dei giocatori catanesi tra Serie A e B.
«Sono legatissimo a Catania – prosegue Riva -, ho un bellissimo ricordo dell’esperienza lì, non solo dal punto di vista cestistico ma anche umano. Mi è rimasta nel cuore la città, la frequento spesso, in estate sono stato al matrimonio di Alessandro Saccà, ho rivisto tutti ed è stato come tornare indietro nel tempo. Per me era la mia prima esperienza vera e propria da giocatore, è stato bellissimo condividerla con tutti i miei compagni. Sono rimasto molto legato alla famiglia Saccà; oggi leggo i nomi di Matteo Gottini e Marco Consoli, che sono capisaldi dell’Alfa e giocavano con me; insieme a Loris Catotti, sono tutti amici al di là del basket. È molto più che pallacanestro l’esperienza a Catania». Domani l’Alfa affronterà la Luiss: anche se due dei protagonisti di allora saranno in campo, tanto è cambiato.
Per Riva fu un trampolino, verso le esperienze in B1 a Patti. Giocò anche nel Cus Messina stellare che vinse la finale di DNC contro Acireale: nella sfida decisiva ne mise 13. Poi il rientro in Lombardia, dove ha chiuso in C Gold, facendo sempre la differenza. «Non ho smesso né perché non ce la faccio più né perché fisicamente non ci sono – spiega Riva –. Mi dedico alla montagna nel tempo libero. Ma ora sto lavorando con un’azienda tedesca che lavora nell’integrazione, ho avuto gratificazioni e quindi ho deciso di intraprendere la strada fuori dal basket per questioni di tempo. Sono ancora innamorato della pallacanestro e la seguo sempre!» Ah, Ivan è il figlio di Antonello Riva: ma è un dettaglio secondario, perché a Catania ha lasciato il segno per le sue qualità, non perché “figlio di”…
Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86
Precedenti Catania-Luiss (5-4):
- Serie B2 1999-‘00: Luiss-Cus Catania 67-82, 61-74.
- Serie B2 2000-’01: Cus Catania-Luiss 56-59, 52-62.
- Play-out B2 2000-’01: Luiss-Cus Catania 90-60, 75-85, 91-78.
- Serie B2 2005-’06: Virtus Ct-Luiss 89-64, 74-64.
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