Dal +16 dei padroni di casa alla rimonta: protagonista La Mantia… Nicosia e Lollo Genovese decisivi nel finale…
LIBERTAS – GRAVINA 69 – 63
parziali 20-15, 36-29 (16-14), 47-44 (11-15), 69-63 (20-19)
ALCAMO: Farina ne, Genovese L. 11, Nicosia 17, Audino ne, Andrè 10, Piarchak 2, Manfrè 12, Dragna 10, Agrusa 2, Accardo ne, Genovese F. 5, Alfano ne. Coach: V. Ferrara.
GRAVINA: La Mantia R. ne, Ferrara 2, Minardi ne, La Mantia G. 16, Barbera 16, Attanasio ne, Spina 15, Santonocito 6, Genovesi, Alì 4, Livera 4, Renna. Coach: Marchesano.
ARBITRI: Miragliotta e Di Giorgi di Palermo
Capacità di ricacciare indietro per ben tre volte le rimonte degli etnei, cinque uomini in doppia cifra (Andrè, Nicosia, Dragna, Genovese L. e Manfrè), il capitano in “doppia doppia” e la museruola messa dal diciannovenne Agrusa al “bombardiere” degli avversari.
Questa la storia, in estrema sintesi, della vittoria ottenuta dalla Libertas sul Gravina, il terzo successo di fila per i ragazzi di coach Ferrara e che rimangono nel gruppo di testa, adesso leggermente assottigliatosi come numero di squadre.
I due quintetti, che provenivano entrambi da pesantissime vittorie, hanno dato vita a un avvio di match alquanto equilibrato: le prime “triple” di Dragna e Nicosia consentivano ai padroni di casa di andare al primo mini-riposo avanti di cinque lunghezze.
L’apertura del secondo periodo era da applausi con il pubblico alcamese in visibilio: altre “bombe” di Nicosia e alcuni “1 vs 1” da antologia di Andrè ai danni di Livera. Con un secco 9 a 0 la Libertas saliva a +16 ma, tutto d’un tratto, si spegneva la luce. Giuliano La Mantia, In casa Gravina, cominciava a sganciare tiri da oltre l’arco con una naturalezza quasi disarmante ma era Spina il protagonista del contro-break di 13 – 4 in favore degli ospiti che dimezzavano lo scarto e andavano al riposo lungo in ritardo di 7 punti.
Il terzo periodo era il migliore per gli etnei e il peggiore per i locali che però, nonostante tutto, non andavano in angoscia e riuscivano a reagire centimetro su centimetro. Manfrè e Lollo Genovese dimostravano che le loro prestazioni personali di Messina non erano state un caso ma Gravina risaliva ancora fino al 47 – 44 nonostante il sacrificio assoluto di Agrusa in difesa arcigna sul “bombardiere” La Mantia.
Partita maschia ma corretta e la situazione falli diveniva sempre più pesante per Agrusa, Nicosia, Livera e Spina. Nella bagarre i ragazzi di Marchesano erano capaci di mettere il muso avanti e portarsi in vantaggio di appena due punti. L’episodio suonava la carica decisiva per la Libertas che operava nuovamente il sorpasso mantenendo grande precisione nei liberi di fronte agli errori, sempre dalla linea, di Gravina. Penetrazioni devastanti di Nicosia e l’ultima bomba di “Lollo” Genovese regalavano il meritato successo alla squadra di casa che mantiene la testa della classifica, seppure in coabitazione.
Alcamo, 29 ottobre 2018
L’ADDETTO-STAMPA (Piero Messana)
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