Terza sconfitta consecutiva… Tre infortunati, ma i senatori ci sono… Carbone: «Segnali incoraggianti, giovedì sotto con Palermo»…
SCAURI-Catania 59-55
SCAURI: Richotti, Longobardi 10, Granata, Aatata, Milisavljevic 2, Gallo 7, Ciman 16, Laguzzi 13, Moretti 11, Scampone ne, Casoni, Policari ne. All.: Fabbri.
ALFA: Gottini 15, Consoli 1, Florio, Provenzani 5, Agosta 17, Vita Sadi 9, Longo 2, Abramo 6, Formica ne, Patanè ne, La Spina ne. All.: Bianca.
ARBITRI: Giansante e Cirnei.
PARZIALI: 15-10, 25-23, 43-39.
Quando il gioco si fa duro, i duri giocano e danno il massimo. Così l’Alfa, rabberciata per le assenze dei tanti infortunati (Gatti, Savoca e Mazzoleni), tiene il campo, ha anche la palla della vittoria, ma cede di quattro punti contro Scauri. I pontini, finora imbattuti, hanno dovuto combattere fino all’ultima azione per aver ragione di Catania, trascinata dai suoi senatori Matteo Gottini e Alessandro Agosta. Si è giocato sempre punto a punto, senza grandi strappi.
La partita è stata basata sulle difese, con basse percentuali al tiro (32% da due e 27% da tre di Scauri, 34% da due e 31% da tre per l’Alfa). Con una grande 3-2, la squadra è riuscita a limitare il temibile Dante Richotti il miglior realizzatore di Scauri, che chiude il suo tabellino con una virgola, ma non Mattia Cima, ex Patti passato anche da Acireale, che chiude a 16 punti.
I rossazzurri chiudono il primo parziale sotto per 15-10. Agosta, nel secondo parziale, su assist di Florio dà il primo vantaggio agli ospiti (21-23). Ciman e Laguzzi sono in giornata e realizzano sia da tre sia da due. Provenzani si fa vedere nel terzo quarto, ma è limitato oltremodo dalla difesa degli ex compagni di Scauri, che anticipano su ogni sua iniziativa. La sua tripla permette ai catanesi di avvicinarsi a meno uno, con rimonta completata da Vita Sadi e massimo vantaggio conquistato con i suoi liberi (27-30). La tripla di Gallo permette ai locali di chiudere avanti il terzo quarto. I tentativi di sorpasso dell’Alfa si susseguono negli ultimi minuti di gara, con Gottini che segna la tripla per il -1 (56-55), Vita Sadi fallisce due liberi e poi il sempiterno Gottini non riesce a trovare la tripla del possibile ultimo vantaggio: serve invece Longo, solo, ma la palla viene intercettata. Dalla lunetta chiude l’incontro Laguzzi.
«Avevamo la palla della vittoria – afferma il gm Carmelo Carbone –, abbiamo fatto una gran difesa, annullando Richotti, ma loro hanno annullato Provenzani. Le due squadre hanno preparato bene la partita, ma noi diamo segnali incoraggianti, perché la nostra difesa li ha messi in confusione. La differenza l’hanno fatti i tiri liberi sbagliati, Vita Sadi, Gottini e Consoli ne hanno mancati in momenti importanti. Li abbiamo fatti caricare di falli. Anche se gravato di falli, Vita Sadi ha dato energia e Agosta ha giocato 38’ di qualità, per sostituire Gatti. Longo è andato bene in difesa. Florio e Abramo erano evidentemente emozionati. C’è rabbia perché si poteva vincere, ci voleva più precisione».
Al PalaCatania si torna in campo giovedì sera alle 20:30, per il derby di Sicilia contro il Green Basket Palermo. «Sarà una partita tosta, vorranno rifarsi dopo la sconfitta, ma per noi è una partita fondamentale: il nostro obiettivo è sempre la salvezza», chiude il gm Carbone.
R.Q.
da “La Sicilia” del 22/10/2018
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