Vigo: «San Luigi, possiamo dire la nostra»

La squadra reduce dal quarto posto al “Surviving Sepsis”… «Squadra di soli acesi, speriamo di divertirci e faticare il giusto»…

Un timeout chiamato da coach Alessandro Vigo (foto R. Quartarone)

Non inganni l’ultimo posto al torneo Surviving Sepsis del PalaCus: il San Luigi Acireale è reduce da una buona prova contro il Gravina di Serie C e ha perso contro il Mens Sana Mascalucia ma senza tre titolari del calibro di Renato Catalano, Giacomo Prudente e Daniele Signorelli. I biancazzurri acesi tornano in Serie D dopo tre anni di Promozione vissuta ad altissimo livello e l’obiettivo sarà mantenere la categoria, affidandosi a un gruppo rodato e acese al 100%.

«Ci rifacciamo al detto “squadra che vince non si cambia” – spiega coach Alessandro Vigo, al secondo anno in sella –. L’obiettivo principe è far fare esperienza ai ragazzini del 2002, che si confronteranno con un campionato tecnicamente superiore rispetto all’anno scorso. Vogliamo fare una discreta figura, sarà un bel campionato, molte avversarie si sono rinforzate, con tanti stranieri e roster di buon livello. Lavorando bene possiamo dire la nostra e toglierci qualche soddisfazione».

Vigo ha esordito come head coach dodici mesi fa, conquistando subito la promozione mancata per due anni ai play-off. «Abbiamo il vantaggio di essere gli stessi della Promozione – afferma Vigo –, ora dobbiamo aumentare il livello della qualità tecnico-tattica, che era adeguata al campionato scorso. Non c’era nessuna voglia né possibilità d’infarcire la squadra con giocatori non acesi, abbiamo risorse che fanno perfettamente al caso nostro. Abbiamo aggiunto anche noi uno straniero in realtà: Renato Catalano, che è nato in Belgio! Quasi tutti sono acesi di nascita o d’adozione. Speriamo di faticare e divertirci il giusto».

Il progetto nato come “Humana” nel 2015 si è ormai evoluto e ha messo delle basi solide grazie al lavoro nelle giovanili di Carmelo Minnella. Con il suo passaggio al Gravina, è giunta Valeria Puglisi come responsabile giovanile: è uno dei nomi più importanti nel minibasket e nella formazione a livello regionale. «La presenza di Valeria servirà ai ragazzi dall’Under-18 in giù, sarà il loro punto di riferimento – chiude Vigo –, ma con la prima squadra non è coinvolta. Tanto importante era Carmelo, altrettanto lo sarà Valeria».

Roberto Quartarone

da “La Sicilia” del 17/09/2018

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*