Prima amichevole persa con il Cus Catania per 74-71… D’Urso: «Centimetri da sopperire, ma non cerchiamo alibi»… «Voglio una squadra frizzante»…
Giarre ha esordito in amichevole mercoledì scorso con il Cus Catania, perdendo 74-71. È basket d’estate, la squadra era appesantita dalla preparazione, ma comunque qualcosa di buono s’è visto. Il nuovo coach Simone D’Urso conta sul roster che ha chiuso ai quarti dei play-off, senza lui stesso, Spadaro (che sarà assistant coach) e Quattropani, più il play Roberto Barbagallo tornato dall’esperienza all’Orsa Barcellona.
«Siamo usciti da alcuni giorni pesantissimi – spiega D’Urso, il coach più giovane della categoria con soli 27 anni –. Siamo stati in 12, ho fatto girare tutti, nel finale è uscito l’interesse nel vincere, ma ho chiesto di giocare senza cercare di recuperare, ma per mettere in campo qualcosa che ci potesse tornare utile per il campionato. Nico Leonardi e Alberto Saccone dovranno aiutare i più grandi a tenere i ritmi, la squadra si allenerà tre volte a settimana e per riuscire a tenere il campo non si potrà più giocare 35’ o più. C’è bisogno di un minutaggio dalla panchina di qualità: 12’, 15’ o 20’ a ritmi alti, permettendo ai più grandi di tenere un livello qualitativo alto».
Quest’anno la Serie C Silver sarà ardua: al quintetto formato da G. Vitale, Ciaurella, Casiraghi, Marzo, Arcidiacono, si aggiungono Motta, Cantarella, A. Leonardi, N. Leonardi, M. Costanzo, Maida, Saccone, V. Vitale, Barbagallo, Vasta e L. Costanzo. «Dovremo sopperire all’assenza di due elementi che hanno giocato 20 anni sotto canestro – prosegue il coach –. Abbiamo due lunghi diversi, Federico Motta e Riccardo Arcidiacono, che soffrono per il peso corporeo ma hanno grande verticalità, solo Antonio Cantarella ha capacità per stare dentro; a livello tattico, cercheremo di sopperire e trovare alternative, mettendo toppe in difesa. Non voglio alibi sul fatto d’essere piccoli, non è uno svantaggio, guardiamo il bicchiere mezzo pieno: la mia è una squadra atipica che può ottenere risultati buoni».
Il marchio di fabbrica di Simone D’Urso si è visto in questi anni di Promozione, in cui la squadra è cresciuta e ha conquistato la semifinale play-off lo scorso anno. «Inizio da valori che trasmettano che lavoriamo in maniera professionale – spiega –. Siamo dilettanti, ma i comportamenti si vedono: la passione, la dedizione. Inoltre voglio che sia una squadra frizzante e che si diverta. Nelle difficoltà è umano arrabbiarsi ma a volte bisogna andare oltre e affrontare tutto con il sorriso».
Coach D’Urso allenerà anche l’U-20 e l’U-16. «Faremo la Promozione come Basket Giarre, ma non allenerò io: cerchiamo un allenatore che capisca lo spirito, che non è necessario il successo sicuro, che collabori con me direttamente. Giocheranno lì il blocco dei ragazzi del 2000, ’01 e ’02 con un paio di ’98 e l’obiettivo sarà formare i giocatori, in un campionato giovanile a tutti gli effetti».
Roberto Quartarone
da “La Sicilia” del 10/09/2018
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