L’intervista al presidente della squadra neopromossa in Serie B… «L’idea della cantera, lo sponsor nazionale, la questione impianto, il futuro»…
L'”indice” del video • 00.00 Le giovanili e il titolo regionale Under-14 • 05.25 Lo sviluppo delle sinergie sul territorio • 08.45 Com’è cambiata la Serie B dal 2010 • 09.55 L’interzona di C Silver • 11.20 I punti fermi per la Serie B • 13.00 Tutti i ringraziamenti ai giocatori • 19.50 Questione impianto • 21.50 Il PalaLeonardo e gli altri impianti • 23.00 Il futuro dell’Alfa • 25.00 Acireale e Palermo •
La promozione in Serie B, la vittoria delle finali regionali Under-14, la qualificazione alle finali nazionali: si è chiusa ieri una settimana di festeggiamenti per la Polisportiva Alfa. Il presidente Nico Torrisi può tracciare così un bilancio e dare qualche spunto di riflessione in vista della prossima stagione e del futuro.
Partiamo dalla fine, dalla vittoria di giovedì.
«La fine è un altro bellissimo passo verso il nostro primo obiettivo: la crescita del settore giovanile. I ragazzi dell’Alfa sono il primo investimento. Il titolo di Serie B serve da speranza per i ragazzi, che possano fare proprie le canotte della prima squadra. Ho visto giocare l’Under-14 con emozione: il lavoro di Di Masi è stato fantastico, Famà ha straordinarie qualità, Politi, Litrico e Carbone sono stati vicini alla squadra. L’idea della cantera mi piace, dobbiamo però avere consapevolezza: siamo una realtà giovane, finora abbiamo fatto bene, ma l’obiettivo è far crescere i ragazzini con i valori dello sport. Se l’Alfa cresce sarà un bene per tutti. Noi collaboriamo, speriamo che le altre società saranno collaborative. Non vogliamo prevaricare, anzi stiamo aumentando le collaborazioni, adotteremo anche una squadra femminile».
Per fare la B ci vorrà un passo in più.
«La B è un impegno enorme e da solo non posso riuscirci. Sono grato a Scaccia e Russo, per esempio, amici fantastici che ci hanno permesso di fare tanto. Ci servirà uno sponsor nazionale, per creare un contesto importante per far crescere il settore giovanile. La B è più importante di 10 anni fa, meno costosa, non so se sia un livello più alto, ma ci darà l’opportunità di cercare under di prospettiva. Saremo una scelta in più per i siciliani».
Come hai visto l’interzona?
«Mi fa piacere che Genova sia andata avanti, mi dispiace per Castellaneta che ha un pubblico caldissimo e corretto, purtroppo qualcuno non lo è stato con gli arbitri e nei commenti contro di noi. I liguri hanno fatto una partita pazzesca contro di noi e noi eravamo stanchi e appagati, mi sono arrabbiato molto per la sconfitta».
Quali sono i punti fermi per la prossima stagione?
«Si riparte da Carmelo Carbone: si sta togliendo molte soddisfazioni. Ci vedremo a giorni, anche con coach Andrea Bianca, grande professionista. Posso solo dire bravi a lui e allo staff tecnico: Taormina, Calabrese, D’Antone, Crisafulli e Grasso. Abbiamo sempre gestito l’Alfa come un’azienda, impostando un budget, avendo contezza delle spese certe. Cercheremo dei giovani, ma abbiamo dei ragazzi tesserati nostri, come Arena e Ferrara. Cito comunque tutti i protagonisti di quest’anno: i marca “Alfa” come Gottini, Signorello e Catotti, poi Consoli, Riferi, Agosta, Florio, Abramo, gli stranieri Murphy, Kolonicny e Dauksys e gli under Patanè, Gemmellaro, Costanzo e Formica. Bravi tutti e bravi i coach a gestirli! È una vera squadra e lo ha dimostrato contro Castellaneta».
Come si procederà per l’impianto?
«Tutte le soluzioni sono valide se avremo un impianto in condizioni accettabili. Al PalaCannizzaro il parquet non va bene, il PalaArcidiacono è già pronto, c’era il PalaSpedini ma non si può usare: a Catania c’è poco. Ci auguriamo che la prossima amministrazione avrà il piacere e l’intelligenza di aiutarci. Mi hanno telefonato in privato i rappresentanti dello sport di due diverse coalizioni e mi ha fatto piacere. Una casa ci serve, fermo restando che il Leonardo darà più spazio ai giovani. Non ho abdicato all’idea di fare il nostro palazzetto, abbiamo presentato due progetti, spero che uno dei due venga approvato e di trovare chi ci possa aiutare concretamente».
Qual è il futuro dell’Alfa?
«Vogliamo durare, l’Alfa andrà avanti. Continueremo a lavorare affinché l’Alfa si integri in Serie B e sia da traino anche per le altre squadre. Mi auguro che i 300 tifosi tornino anche in B e che le “cucche” cambino l’approccio. Spero che vengano per vedere sempre più ragazzi bravi e catanesi e siciliani. Chiudo ringraziando altri “marca Alfa” come i dirigenti Ciccio Marino e Alberto Pennisi; Peppe Foti che ci ha aiutato e ci aiuterà a cercar giocatori e con i suoi consigli; e faccio i complimenti ad Acireale per l’ottima stagione: in finale contro Adrano non sapevo se tifare per il mio amico Paolo Panebianco o per Marco Pennisi, che avrà un grande futuro».
Roberto Quartarone
da “La Sicilia” del 11/06/2018
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