In attesa della Final Four di Eurolega, Medicina si conferma campione della manifestazione del Cus Catania… Agraria seconda, Economia la spunta su Ingegneria…
La formazione di MedicinaIn attesa delle final four di Eurolega a Belgrado, “Basket Catanese” è lieta di offrirvi il racconto di un’altra final four, quella del Palio d’ateneo di Catania, che anche quest’anno ha raggiunto il giusto equilibrio in campo dove si trovano tutti i tipi di giocatore: dal professionista alla giovane promessa, dal giocatore fuori sede al tizio che conosce il basket solo perché acquista prodotti “Air Jordan”.
Quest’anno il palio può essere riassunto in 5 semplici parole:
1- REDBULL
Tutti l’aspettavano, tutti la desideravano, ma lei non si è presentata. Tristezza e sconforto negli occhi dei giovani sportivi e un notevole calo di prestazione generale anche dei tifosi che si sono fatti abbattere dalla stanchezza, dai colpi di calore e dai 56 gradi all’ombra. Ne hanno risentito anche i cori che, senza la geniale ignoranza stimolata dall’energy drink, sono scaduti in simpatici clichè.
“Ad Agraria studiate i pomodori” cit. Ultras di Economia.
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Direi che la red bull serviva eccome.
Disum e Ingegneria in campo, tribunetta piena (foto R. Quartarone)2- SPADAFORA
Perchè? Direte voi.
Perchè la prima semifinale (ECONOMIA-AGRARIA) è stata dominata da uno studente di Agraria del quale non si sapeva il cognome, ma tutti sapevano che gioca a Spadafora. Ed ecco quindi che Spadafora-man va in missione per conto di Agraria supportato dalla solita Lombardo. La coppia tiene testa ai volti noti di Economia (Ricceri e Bonaccorsi) e approfitta di alcune forzature di Ferrara per recuperare la partita e vincerla con grande esperienza e determinazione. Come in tutti i film di supereroi si scopre nel finale il cognome (Barbera) ma per tutti i presenti resterà “quello che gioca a Spadafora”.
Economia-Agraria 20-25
Alfredo Leonardi (foto R. Quartarone)3- KEBAB
È il momento delle ricette di cucina? No.
È il momento di parlare del fenomeno di Medicina, Arena. Il play dell’Alfa mostra tutte le sue doti cestistiche (e non) nella seconda semifinale (MEDICINA-INGEGNERIA) con passaggi creativi, tiri costruiti con esperienza e quel pizzico di follia che gli permette di chiedere un appuntamento alla Miss del palio (ma di questo ne parlerà il settimanale di gossip). Gli ingegneri, capitanati dall’altro alfista Signorello, devono arrendersi ai medici, guidati dal riconfermato coach Comis, che staccano il pass per la finale.
Medicina-Ingegneria 20-15
4- CROLLO
Come quello di Ingegneria che perde la finalina contro Economia. Nulla possono gli sforzi di Signorello e Amoroso contro la squadra viola che trova un Ferrara più motivato, accompagnato dagli spunti di Ricceri e dal dominio sotto canestro di Bonaccorsi. Come l’anno scorso Economia conquista un bronzo amaro sopratutto per non aver avuto la possibilità di scontrarsi e darsi sacrosante mazzate coi rivali di Medicina.
Ingegneria-Economia 11-23
Carolina Pappalardo affronta Giuliana La Manna (foto R. Quartarone)5- ARMATA ROSSA
Medicina, Odontoiatria e Scienze Motorie: è questa l’armata rossa che ha vinto il palio. Finale a ritmi altissimi come l’anno scorso fra Medicina e Agraria con un Arena, sempre più MVP della competizione, che distribuisce palloni d’oro ai suoi compagni Cuccia, Asero e Di Mauro che non deludono sotto canestro. Ci provano Lombardo e quel bravo ragazzo di Leonardi a tenere a galla i loro, ma non trovano il supporto di Barbera (alias Spadafora-man) che sente la stanchezza (dopo la semifinale si è intrattenuto a fare selfie con le sue fan) e commette qualche errore di troppo.
Medicina-Agraria 28-22
Si conclude così un altro palio, a tratti All-Star Game, a tratti campetto di Battiati post sbornia del sabato sera.
Si ringrazia il CUS, le organizzatrici Stella Di Stefano e Giuliana Messina, Mario Litrico per la sua presenza, l’eroe di Adrano Marco Pennisi, Roberto Quartarone, l’arbitro rinnegato Luca Moschitto, la seconda laurea in infermieristica di Ruggero Magrì, il dito infortunato di Mario Garozzo, le sorelle nazionali, il consiglio comunale di Brembate di Sopra, Cracco, le gemelle Kessler e i due arbitri Alice Foti e Alvin Perrone che, soffrendo e sopportando, hanno portato a termine il loro lavoro in maniera dignitosa sotto il sole cocente col rischio di finire al Centro Grandi Ustioni del Cannizzaro. EROI.
“Solo due cose sono infinite: l’universo e la bellezza del palio… e non sono sicuro della prima.” cit. Albert Einstein
Alessandro Randazzo
La formula: partite da due tempi di 7′ ciascuno. I tredici dipartimenti iscritti hanno visto una testa di serie, Medicina, che non ha svolto il primo turno eliminatorio tra le altre 12.
Primo turno: Economia-Giurisprudenza 26-16, Mediazione Linguistica-Professioni Sanitarie 6-30, Di3a-Scienze Politiche 28-6, Farmacia-Scienze Mmffnn 14-25, Ingegneria-Scienze Umanistiche 21-5, Architettura-Scienze della Formazione 0-20 per rinuncia. Con l’ingresso di Medicina e Giurisprudenza ripescata in quanto migliore delle eliminate, iniziano i quarti: Economia-Professioni sanitarie 38-14, Di3A-Scienze Mmffnn 33-21, Ingegneria-Scienze della formazione 23-14, Medicina-Giurisprudenza 33-13. Di semifinali e finali parliamo più su.
La classifica finale ha dato il seguente punteggio al fine della classifica finale tra tutte le discipline sportive: 1. Medicina 15 punti; 2. DI3A 13 punti; 3. Economia 11 punti; 4. Ingegneria 10 punti; tutti i dipartimenti passati ai quarti di finale 8 punti; tutti i partecipanti al torneo 5 punti e 0 punti per architettura che non ha presentato la squadra. Si ringrazia Stella Di Stefano per aver tenuto traccia di tutto il percorso delle squadre!
Vedi anche:
Edizioni passate: 2009, 2015, 2016, 2017.
Le edizioni storiche: 1935, 1937, 1947, 1952.
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