Il Tribunale Federale considera la tesi accusatoria «circostanziata poiché supportata da riscontri testimoniali e da esiti investigativi convincenti»…
La sospensione in via cautelare del presidente della FIP Catania, Michelangelo Sangiorgio, è stata confermata dal Tribunale Federale. Con il Cu 932 del 13 aprile, il presidente Alessio Costantini e i componenti Coppola e La Marra, dopo aver sentito lo stesso Sangiorgio, hanno accolto le richieste della procura federale e ora si andrà avanti con la giustizia sportiva.
Secondo il Tribunale federale, il pericolo di reiterazione non è riferito all’accusa che viene mossa contro il dirigente del Cus Catania (sostituzione di persona), ma alla violazione dei principi di lealtà e correttezza. «Le deduzioni e le argomentazioni difensive della parte non appaiono, allo stato, di quella forza probatoria tale da far ritenere infondata la tesi accusatoria, al momento circostanziata poiché supportata da riscontri testimoniali e da esiti investigativi convincenti», si legge nel comunicato ufficiale. Dunque la sospensione andrà avanti «fino all’esito della decisione di merito».
Sangiorgio, da parte sua, ha presentato una memoria difensiva e ha dichiarato che «l’atto di deferimento dovesse ritenersi immotivato; le indagini lacunose e parziali e il provvedimento di sospensione abnorme».
Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86
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