In avvio, sacro furore in difesa ma basse percentuali in attacco… Messina in giornata, primi punti per Petronio…
Catania-Bari 24-51
Parziali: 4-8, 12-24 (8-16), 22-36 (10-12), 24-51 (2-15).
PalaArcidiacono di Catania, 4 febbraio, 11:00
Cus Cus Catania: D’Angelo, Pappalardo, Garraffo, Petronio 2, Messina © 10, Scuderi 6, Condarelli, Fonte 6, Balsamo. All.: Di Piazza. Vice: Bulla.
HBari 2003: Porreca ne, Caputo 1, E. Fasano © 12, N’Goran 2, Borin, P. Fasano 12, Damato, Micunco 24, Lo Magistro. All.: Altieri.
Arbitri: Mucella e Miceli. Udc: Tarda, Pappalardo e Panebianco.
Tramontano le speranze del Cus Cus Catania di agguantare il quarto posto in classifica: un’altra prestazione molto imprecisa al tiro impedisce di impensierire l’HBari e i pugliesi hanno vita facile per portare a casa due punti. Il pivot Micunco è il mattatore da gara, a cui fa da contraltare un Pappalardo che per la prima volta in carriera rimane a quota zero.
Il Cus Cus inizia bene la partita, con un piglio diverso dalla gara contro Palermo: sembra ci sia un po’ di quel sacro furore necessario a vincere. Ottima difesa e buoni schemi d’attacco rendono meno brutto lo 0-6 iniziale: Ivan Messina è in giornata, Angelo Fonte finalizza insieme a lui (4-6) e se entrassero la metà dei tiri tentati i catanesi sarebbero in vantaggio. Nel secondo periodo la difesa si scioglie, coach Di Piazza prova a cambiar le carte ma con poche soluzioni vere. Bari prende progressivamente il largo e ci sono da segnalare solo i tiri dalla media di Messina e i primi due punti dell’anno di Petronio su assist in contropiede di Pappalardo.
Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86
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