Ottima partenza, poi gli agrigentini si adeguano… Le schiacciate di Kolonicny… Bianca: «Siamo riusciti a condurre la partita in sicurezza»…
ALFA BASKET CATANIA 83
FORTITUDO AGRIGENTO 61
Alfa: Murphy 2, Gottini 8, Ferrara 4, Signorello 3, Consoli 3, Riferi 10, Agosta 14, Florio ne, Patanè, Arena 5, Kolonicny 24, Abramo 10. Allenatore: Andrea Bianca.
Agrigento: Moricca, Napoli 21, Magro 11, T. Roccaro 4, Gentile 9, Abbate, D. Roccaro, Munda 6, Zhgenti, Chiparo 6, Carità, Narbona 4. Allenatore: Michele Giovanatto.
Arbitri: Sciliberto e D’Amore di Messina. Udc: Mureddu, Santangelo e Quartarone.
Parziali: 30-18, 49-37, 61-39.
Manca il super miglior marcatore del girone siciliano di C Silver, Luca Savoca, ma Agrigento non cerca scuse: vuole dare il massimo al cospetto della capolista e coach Michele Giovanatto vuole dimostrare che a referto vanno solo ragazzi di belle speranze e un presente comunque di qualità. Sono quasi tutti Under-20, s’impegnano ma mancano centimetri ed esperienza al cospetto dell’Alfa, che porta a casa la vittoria numero 16.
«Abbiamo avuto un inizio importante – spiega coach Andrea Bianca –, con un ottimo atteggiamento difensivo, poi l’adeguamento di Agrigento e anche della nostra squadra ha consentito agli avversari di rientrare in partita. L’abbiamo comunque gestita bene».
All’inizio, sembrerebbe una passeggiata: Homza Kolonicny e Alessandro Agosta maramaldeggiano nell’area avversaria. 8-0, 14-2, 26-6: il divario cresce a vista d’occhio. Tutti si rilassano perché il ghiaccio è rotto. Male: le triple di Napoli e le giocate di Magro, Gentile, Munda e Chiparo permettono un controbreak da 4-17 che riapre la gara (30-23). Poi però gli agrigentini non segnano per 9’59” e da lì in poi c’è spazio per tutti.
Kolonicny c’è (va in doppia doppia, con 11/16 da due, 12 rimbalzi e qualche schiacciata dispensata), anche Agosta è molto attivo, sia in campo (11 rimbalzi e 4 recuperate) che da mental coach in panchina. Bianca fa ruotare un po’ tutti: bene anche l’ex Luca Riferi (6 falli subiti e 2 stoppate) e Marco Consoli (3 recuperate e ha fatto girar bene la squadra), mentre la giocata della partita è l’assist di Murphy per Ferrara (63-41).
«Ho segnato due triple, due ne ho sbagliate – racconta Luciano Abramo –. Queste partite non sono semplici da giocare, tenere la guardia alta dopo 16 vittorie non è facile, ma ci siamo riusciti. Mi sono portato l’influenza addosso per tanto tempo, ora mi sto riprendendo».
«Ho schierato tutti i giocatori a disposizione eccezion fatta per Florio – riprende Bianca –, ancora a mezzo servizio, e siamo riusciti a condurre la partita in sicurezza con parecchie rotazioni. In questo momento noi chiaramente stiamo anche pensando alla fase play-off. Vogliamo arrivare agli spareggi nella migliore condizione fisica, per cui adesso ci può stare un po’ di stanchezza. Ma questo deve far venire fuori un’altra delle forze dell’Alfa di questa stagione ovvero il roster lungo. I ragazzi che hanno avuto meno minuti sono chiamati, in questa fase del campionato, a sostenere in toto la squadra».
A fine partita, proprio Bianca e Abramo sono stati premiati come personaggi dell’anno 2017 del basket catanese, il primo come coach e il secondo come giocatore.
La photogallery di Giuseppe Lazzara @Facebook
Roberto Quartarone
da “La Sicilia” del 29/01/2018
La capolista non fa sconti. Al Leonardo Da Vinci, la Fortitudo Agrigento è costretta alla resa. L’Alfa Basket Catania si impone con un perentorio +22 (83-61 il punteggio finale) e prosegue la sua marcia sicura in testa alla classifica del Girone Sicilia della Serie C Silver. I giovani agrigentini, allenati da Michele Giovanatto, lottano con coraggio e tanto cuore, ma possono ben poco contro la prima della classe. I padroni di casa chiudono la partita già nel primo parziale (30-18). Alessandro Agosta e soci partono forte e all’intervallo lungo conducono per 49-37. Agrigento non molla, l’Alfa si adegua alla gara e il ritmo scema con il passare dei minuti. I rossazzurri controllano senza affanni l’incontro, con Jan Kolonicny (24 punti, 11 su 16 da due, 5 rimbalzi in attacco e 7 in difesa) che entusiasma il pubblico con le sue schiacciate. Alessandro Agosta un muro insuperabile in difesa. Bene anche Teo Gottini, l’ex di turno Luca Riferi, Luciano Abramo, Daniel Arena. In campo tutti i cestisti disponibili, tranne Alessandro Florio costretto a sostare ai box per un infortunio.
“Abbiamo avuto un inizio di gara importante e determinato – afferma l’allenatore dell’Alfa Basket Catania, Andrea Bianca -. I ragazzi sono stati bravi in questo, tutti molto concentrati e carichi. Poi capita quello a cui noi allenatori cerchiamo sempre di porre rimedio, cioè un adeguamento alla partita. Abbiamo avuto un lieve calo consentendo ad Agrigento, che comunque aveva cambiato qualcosina nel quintetto e nell’organizzazione di gioco, di avvicinarsi un po’. Ho schierato tutti i giocatori a disposizione eccezion fatta per Florio, ancora a mezzo servizio, e siamo riusciti a condurre la partita in sicurezza con parecchie rotazioni. In questo momento noi chiaramente stiamo anche pensando alla fase play-off. Vogliamo arrivare agli spareggi nella migliore condizione fisica, per cui adesso ci può stare un po’ di stanchezza. Ma questo deve far venire fuori un’altra delle forze dell’Alfa di questa stagione ovvero il roster lungo. I ragazzi che hanno avuto meno minuti sono chiamati, in questa fase del campionato, a sostenere in toto la squadra”.
Alla fine della partita, il sito specializzato Basket Catanese, diretto da Roberto Quartarone ha intervistato in diretta Facebook e premiato il tecnico Andrea Bianca (miglior allenatore del 2017) e Luciano Abramo (miglior giocatore del 2017). Bianca e Abramo sono stati votati online dai tifosi e dagli appassionati della “palla a spicchi”.
Addetto stampa
Polisportiva Alfa Catania
Umberto Pioletti
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