La guardia al career high contro Caltanissetta, ma con una carriera asciutta… «Arrivare ai play-off giusta gratificazione per questi anni»…
Ha già 22 anni e quella contro Adrano è stata solo la 79ª partita da senior in carriera, ma Andrea Patanè ha il piglio del leader. Guardia che sa giocare anche da play, manina educata, guida con sicurezza i compagni in questa terza stagione di Serie D, quella che finora rappresenta la maturazione del gruppetto dei ’99, di cui lui fa la chioccia, insieme ad Antronaco e Budrys. Recentemente, ha fatto registrare la migliore prestazione in carriera: 37 punti contro l’Invicta 93cento, seguiti dai 23 punti nella battaglia contro gli adraniti.
Patanè ha una carriera asciutta, ha fatto tanta gavetta e tantissima panchina. Si affaccia per la prima volta in panchina nella gara da 55’ tra Acireale e Cosenza nel 2010-’11, ma esordisce solo il 21 ottobre 2012 nel 84-60 all’Amatori. Il triennio in doppio tesseramento al Cus incrementa poco le sue statistiche (11 presenze e 29 punti), poi il minutaggio aumenta nel 2014-’15 e dalla stagione successiva Patanè diventa leader della squadra in Serie D. Una malattia e l’Erasmus non gli permettono di aumentare molto i suoi numeri, che sono comunque interessanti: in totale, in maglia granata, registra finora 68 partite e 655 punti.
«La partita contro Adrano – racconta – è stata una battaglia: è il termine giusto, perché è stata molto fisica. Loro sono partiti aggressivi, solo che poi l’aggressività si è trasformata in rabbia e ci sono stati avvenimenti che sarebbe meglio evitare in un campo da basket sportivo. Il basket è bello anche perché è fisico, mi piace per questo. Per quanto riguarda la gara a Caltanissetta, Andrea Cerame l’ha descritta così: avrei potuto tirare una panchina e sarebbe entrata anche quella. È vero, mi entrava tutto. Siamo partiti subito forti in difesa e ci siamo sciolti in attacco. Sono contentissimo per il risultato mio e della squadra».
Quasi due anni fa, Patanè raccontava il nuovo corso e sicuramente già pensava che un giorno la squadra sarebbe tornata ai vertici del campionato. «Abbiamo quasi le vertigini! – scherza – Tutti dicono che l’importante è la salvezza, ma io personalmente ho obiettivi più alti, arrivare ai play-off sarebbe la giusta gratificazione dopo questi tre anni di sacrifici». In più, tornati a casa tutti i progetti possono essere rivisitati: «Già allenarsi al PalaVolcan è un’incredibile emozione per il ricordo dei tempi passati e vederlo pieno per la partita è già questa è una vittoria. Con questo supporto giocare viene più fluido, più sciolto. Siamo felicissimi di aver regalato questa vittoria al pubblico. I prossimi passi sono vincerla ogni domenica fino alla fine!».
Acireale questo weekend è in pausa: si tornerà a giocare il 7 gennaio a Comiso, per chiudere il girone d’andata.
Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86
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