Il San Luigi perde in campionato dopo quasi due anni… Gullotti: «Il mix tra giovani e veterani sta portando risultati positivi»…
Gravina – San Luigi 83–57
Parziali: 29-15, 45-28 (16-13); 66-45 (21-17), 83-57 (17-12).
Palazzetto Comunale di Gravina di Catania, 10 dicembre, 16:00
Sport Club Gravina: Failla V. 28, Famoso D. (K) 16, Gullotti G. 12, Lazzara F. 12, Garozzo A. 8, Angirello D. 3, Attanasio L. 2, Renna A. 2, Torrisi A., Costantino U., Genovesi A., Privitera S. All.re: Gullotti.
San Luigi Acireale: Signorelli D. 21, Russo L. 11, Maugeri A. 10, Privitera C. 9, Torrisi M. 4, Raciti S. 2, Palma M., Rizzo R., Santangelo L., Marino E. ne, Re S. ne. All.re: Vigo.
Arbitri: Perrone e L. Garozzo.
In regular season, il San Luigi Acireale non perdeva dal 21 dicembre 2015. Lo Sport Club Gravina versione Skoppy ha fermato la corsa dei biancazzurri con una prestazione maiuscola, facendo dei propri limiti un punto di forza per vincere largamente contro l’ex capolista, ora seconda per lo scontro diretto a sfavore.
I gravinesi vanno avanti sin dai primi minuti di gara, Valerio Failla ha la mano caldissima e segna in totale sei triple. Proprio sull’arco la squadra di Carmelo Gullotti costruisce la propria vittoria, con percentuali ottime che sopperiscono al gap fisico sotto canestro. Nel pitturato, Russo, Signorelli e Maugeri sono fisicamente superiori a Famoso, Costantino e Genovesi, però i tre padroni di casa tengono botta e con i doppi blocchi fermano le torri avversarie. In più l’intensità, la difesa a tutto campo e i contropiede hanno messo per tutta la partita in difficoltà il San Luigi, che prova a rispondere con Privitera. Dalla metà del terzo quarto, dopo essersi riportati sul -7, i sanluigini non riescono più a rientrare; sono state importanti anche le palle recuperate nel finale da Garozzo e Attanasio.
«Il mix tra i giovani e i veterani sta portando risultati positivi – spiega Gullotti -, stiamo facendo una gran bella esperienza. Sulla partita, entrambe le squadre abbiamo dimostrato di non essere da Promozione, noi siamo stati però più determinati».
R.B.C.
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