Una dei 66 partecipanti al primo anno del corso Fecc, in Montenegro… «Un’esperienza unica e intensa, per studiare i giovani talenti»…
Cu nesci arrinesci, recita un detto siciliano, interpretato alla perfezione da Silvia Gambino. La playmaker del 1986, cresciuta nella Lazùr, maturata alla Rainbow, vista a Messina, ha trovato la sua dimensione a Malta, dove ha giocato all’Hibernians e anche a rugby. Ma è come coach che ha avuto più soddisfazioni: vincitrice del titolo maltese U-16 femminile, ha allenato anche l’U-14 maschile sempre dell’Hibernians. Non è passata inosservata: la Federazione l’ha voluta prima come assistant della Nazionale U-16 maschile, poi dell’U-18 femminile.
In rampa di lancio, Gambino è stata segnalata per il corso per ottenere il Fecc, il certificato d’allenamento della Fiba Europe. «Il certificato approfondisce l’identificazione e lo sviluppo dei giovani talenti – spiega il sito ufficiale -, offrendo l’opportunità di conoscere altri coach e completare un percorso che aumenterà le chance di trovare un lavoro. Tutti i partecipanti sono stati identificati dalle federazioni nazionali come i coach più promettenti».
Quest’anno, relatori sono stati Janez Drvaric, Nenad Trunic, Svetislav Pešić, Brian Biagioli e il mental coach Aysim Altay e il corso si è tenuto in Montenegro dall’11 al 19 agosto, con 66 coach coinvolti da tutt’Europa, di cui 12 donne.
«È stata un’esperienza unica – racconta Silvia -, siamo stati impegnati dalla mattina alla notte. Nel primo dei tre anni che dovrò affrontare si è parlato del giocatore singolo, con i punti di forza e i punti deboli, su come lavorare sui fondamentali, sulla prevenzione dagli infortuni. È stato intensissimo, abbiamo potuto scambiarci le idee e le metodologie con allenatori anche asiatici, africani… Probabilmente sono la prima italiana ad aver seguito questo corso!».
«La parte più interessante è stata con miss Altay – prosegue Gambino –: ha parlato come individuare le varie personalità dei giocatori, come approcciarle, partendo dal linguaggio del corpo. Abbiamo anche seguito l’Europeo Under-16, che ha un livello bestiale. Ho seguito un giocatore per valutarlo e l’esame era dare una soluzione per i punti di forza e deboli, a come farlo migliorare».
Fra due anni, Gambino potrà ottenere il certificato, un risultato storico per una siciliana; proprio quest’estate molti catanesi hanno partecipato a corsi di formazione per allenatori, ma lei è al livello più alto. Il prossimo appuntamento sarà all’Europeo Under-18 del 2018, in mezzo la aspetta il campionato maltese.
Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86
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