Europei di basket: Barcellona ’97
Il commento del coach… Ettore Messina

«Un filotto di vittorie che si concluse con la finale»… L’ultimo Europeo con la Nazionale, prima di quello che si disputerà quest’estate… 

 

Ettore Messina al suo terzo Europeo consecutivo, Barcellona ’97: stavolta è argento! Qui sprona i suoi giocatori in campo; alle sue spalle, in panchina, Coldebella, Marconato e Pittis (da Giganti del basket, n° 8-9, 1997).

Ettore Messina si presentava al suo terzo Europeo sulla panchina della Nazionale con una grande voglia di proseguire il suo cammino di miglioramento: nono posto a Monaco ’93, quinto ad Atene ’95. Migliorare voleva dire avvicinarsi al podio, ma sarebbe bastato, come obiettivo minimo, anche la conferma del quinto posto, l’ultimo valido per guadagnare la qualificazione ai Campionati Mondiali (in programma l’anno dopo ad Atene), che non aveva visto l’Italia tra le partecipanti nella edizione del ’94 a Toronto. Per non parlare delle rinunce a ben tre Olimpiadi: Seul ’88, Barcellona ’92 e Atlanta ’96. La preparazione all’Europeo di Barcellona fu accurata e incoraggiante; otto partite senza sconfitte, nel precampionato, battendo Jugoslavia e Germania (campioni europei uscenti delle ultime due edizioni), e anche Russia, Francia, Turchia, la stessa Grecia in casa sua. Dall’europeo spagnolo si aspettavano conferme.

 

Nel 1997 fu una grande cavalcata di vittorie che si concluse purtroppo solo in finale. Vinse la Jugoslavia, che noi però battemmo nella prima fase dopo tantissimi anni. Ricordo l’allora Presidente del Consiglio dei Ministri, Romano Prodi, nello spogliatoio al termine della nostra vittoria contro la Russia in semifinale. In quel torneo ci levammo parecchie soddisfazioni, battendo non solo la Jugoslavia ma anche la Spagna padrona di casa, la Croazia e la Russia. Fu il mio ultimo Europeo con la Nazionale nella mia prima esperienza azzurra”.

Conclusa quella prima esperienza in Nazionale, Messina è tornato al suo impegno come allenatore di club. E ritorno più beneaugurante non poteva esserci se non nella “sua” Virtus Bologna. Altre cinque stagioni coronate da successi: subito doppietta scudetto-Eurolega (ex Coppa dei Campioni), l’anno dopo la Coppa Italia, nel 2001 addirittura la tripletta, con Coppa Italia, Eurolega e scudetto. Fece ancora in tempo a vincere una Coppa Italia, prima di passare alla Benetton Treviso, dove in sole tre stagioni vinse un altro titolo tricolore, tre volte la Coppa Italia e una Supercoppa italiana. Stanco (si fa per dire!) di vincere solo in Italia, cominciò la sua avventura all’estero. Quattro anni al CSKA di Mosca (due Eurolega), due in Spagna sulla panchina del Real Madrid, quindi il volo verso la NBA: per un anno assistant coach nei Los Angeles Lakers, poi nei San Antonio Spurs (con l’intermezzo di altre due stagioni a Mosca, e vittoria nel campionato russo). Dal 5 novembre 2015, a Messina è stato nuovamente affidato l’incarico di commissario tecnico della Nazionale. Ha avuto a disposizione pochi giorni di preparazione e un mini-torneo di qualificazione a Torino per ottenere il pass alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, ma la sconfitta con la Croazia ha rinviato il sogno di altri quattro anni. La prima vera prova del Messina-bis sarà il prossimo EuroBasket 2017, che l’Italia disputerà in qualificazione a Tel Aviv, con la speranza di accedere alla fase finale di Istanbul.

 

 

a cura di

Nunzio Spina

 

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