Una vittoria di un punto in un finale al cardiopalma… Pubblico delle grandi occasioni… Tutta la squadra contribuisce al successo…
Cusunime – Rainbow Catania 56\57
Parziali: 15\18 – 34\29 – 49\42 – 56\57
Rainbow Catania: Ferlito 7, La Manna 9, Chiarella 10, Caruso, Patanè 2, Spampinato 24, Bruno, Magrì 3, Spina 2, Marmo, Parrinello, Parisi ne. All. Bruni
Cusunime: Kramer 3, Borgia 9, Certomà 15, Grillo 2, Ingrassia 3, Licciardello 9, Lombardo 9, Osso, Natale 2, Scardino 2, Cascio 2. All. Buzzanca.
Fino all’ultimo istante panchina e pubblico sui gradoni sono rimasti con il fiato sospeso. Fino all’ultima sirena, non è mai stato chiaro quale delle due squadre si stesse per aggiudicare il titolo di campione regionale Serie B 2017. Fino all’inizio del suono dell’ultima sirena, queste due compagini, ci hanno regalato emozioni a tamburo battente, dando cuore ed anima, nonostante la non perfetta forma fisica di alcune giocatrici in campo, nonostante, nelle file della Rainbow, il play Parisi, sia stata costretta alla panchina per un infortunio delicato alla mano.
In una cornice di pubblico delle grandi occasioni, con le tifoserie ben schierate, ed unite nell’unico intento di vedere le proprie beniamine alzare le braccia in segno di vittoria, la Rainbow Catania vince il campionato al Palanebiolo di Messina, con somma felicità e soddisfazione di Coach Bruni, che miglior esordio di questo in panchina, non avrebbe di certo potuto fare. L’anno scorso da giocatrice, quest’anno per la prima volta da allenatrice esordiente, raggiunge il primo obiettivo importante della sua nuova carriera, grazie al gran lavoro svolto, in totale sinergia tra giocatrici, allenatore e staff. Perchè si vince e si perde di squadra, e il punto di forza della Rainbow è stata proprio nel gruppo coeso, dentro e fuori dal parquet, oltre alla crescita e all’impegno dimostrati da ognuna delle singole atlete, ed ognuna con le sue caratteristiche, ha dato il suo prezioso contributo, dalle più giovani alle più “anziane”.
Ma la cosa affascinante è che non è mica finita qui. Adesso si sogna e si oltrepassa lo stretto, per andare in Campania, in casa dello Scafati, seconda classificata del proprio campionato, a giocare il primo quarto di finale in trasferta, per la corsa alla promozione in A2, lo scorso anno sfumata solo in semifinale, contro le Stelle Marine Ostia.
op scorer del match e piccola grande trascinatrice, che dimostra che l’età non limita il talento, Spampinato, in doppia cifra con 24 punti, insieme a Chiarella con 10, protagonista quest’ultima, dell’inizio della rimonta definitiva, partita da un gap di 9 punti di differenza; in evidenza in attacco proprio in quella fase, con tre falli subiti consecutivi che per tre volte di seguito, l’hanno portata ai liberi, e sul -1 sul tabellone, in una delle fasi più importanti del match. Entrambe seguite da La Manna, punto di riferimento ormai conclamato della Rainbow sotto le plance e non solo, autrice di 9 punti, e svariati rimbalzi, e da Patanè, sempre più matura e determinata, oltre che efficace, anche lei padrona sotto le plance.
Capitan Ferlito inizia in un clima assolutamente da finale, in cui le squadre inizialmente si studiano senza osare troppo, inizia a mettersi in mostra nella difesa a uomo schierata da Coach Bruni, con vari recuperi importanti in difesa, precisi rimbalzi, e procurando tiri liberi, nonostante il Cusunime sia stato protagonista sempre di affondi incisivi e determinati, e di belle giocate, che più volte hanno messo in difficoltà la retroguardia catanese, che però non ha mai smesso di riequilibrare la situazione, ogni qual volta ce ne sia stato bisogno. Fondamentale il supporto di Magrì, che nell’utlima partita persa in casa dalla Rainbow, ha fatto sentire la sua assenza, nell’uno contro uno soprattutto, in cui è molto fisica e costruttivamente aggressiva, e di Marmo, e Caruso, appena arrivata, e già comunque importante, e ansiosa di dare il meglio, nella fase nazionale.
Ma a contribuire sono state tutte le pedine di Coach Bruni, che con il suo solito turn over, ha dato la possibiltà a tutte le sue atlete, di essere protagoniste di un appuntamento così importante come una finale play off, nel nome di Bruno, Parrinello in crescita, e Spina, autrice di un “tenerissimo” canestro, che nella somma finale ha fatto la differenza. Nell’ultimo quarto il gioco è duro, la stanchezza è evidente, ed entrambe le squadre dovrebbero muoversi con un pò più di calma, in modo da smorzare un pò le fasi concitate di gioco, che però divertono ed emozionano tutti, addetti ai lavori e non.
Il terzo quarto si è chiuso con il Cusunime sul più 7, mentre nell’ultimo parziale la Rainbow risale nello score. Determinante è stata Spampinato, protagonista di recuperi in difesa trasformati in avanti in azioni personali, e realizzati sia da sotto che dalla distanza, tra assist di La Manna e Ferlito, per Patanè e Chiarella, tra colpi di coda di Borgia, che fa male dai 3 punti, e non solo, di Kramer, Certomà, Licciardello e Lombardo, instancabili guerriere. A meno 1,18 minuti dalla fine, i ritmi sono altissimi e si gioca sul filo del rasoio e dei nervi, oltre che tra mille emozioni. Altalena di canestri e parità sul tabellone: 56\56. Magrì va ai liberi, ma sbaglia, e poi perde palla. Ferlito a 30 secondi dalla fine esce il colpo di genio, mai doma, e si mette nelle condizioni di subire fallo, recandosi alla lunetta, con la palla che brucia nelle mani. Ne mette dentro uno su due, il tabellone racconta 56\57, ma non è ancora finita. Natale subisce fallo negli ultimissimi secondi, ed ha nelle mani i liberi della vittoria per il Cusunime. Paura e volti tesi. Ma la Dea Bendata aveva già indossato la maglia rossoazzurra della Rainbow, ed al suono della sirena finale, ad avere la meglio sarà proprio Coach Bruni, pronta ad esultare insieme alle sue ragazze e al suo staff.
Maria Luisa Lanzerotti
Rainbow Catania
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