La guardia ha giocato la miglior partita da senior contro il Basket School… «Era fondamentale vincere le ultime, importante che la squadra ci abbia creduto»…
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Giuliano La Mantia ha chiuso la sua stagione al Gravina con 24 partite e 149 punti e un contributo che va oltre il mero dato statistico. È stata un’annata sofferta per la squadra etnea, iniziata con qualche ambizione, giocata nel girone d’andata con belle prestazioni (come contro Siracusa, Agatirno, a Bagheria e a Messina) ma poi condizionata nel girone di ritorno da infortuni e partite perse in modo incredibile, per poi concludersi con una salvezza che sa d’impresa.
Il delfino si è fatto trovare sempre pronto da coach Giuseppe Marchesano, disputando alla grande le due partite decisive per salvarsi senza passare dalla roulette dei play-out, contro Spadafora e Basket School. Proprio contro gli scolari, la guardia del 1992 ha toccato i 23 punti, con 6/8 da tre. È la sua migliore personale assoluta da senior: in passato, infatti, aveva segnato per tre volte 22 punti, ma mai oltre.
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«É stata una salvezza assolutamente meritata – esordisce -. Abbiamo iniziato bene il campionato, poi ci siamo un po’ persi a metà stagione, ma alla fine siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo. Siamo stati un po’ sfortunati, molte partite le abbiamo perse di due-tre punti. È mancata quel poco di concentrazione in più che serviva nei momenti importanti».
La pressione di vincere per forza si è rivelata un’arma a favore dei gravinesi: «Era fondamentale vincere le ultime due tre partite, gli scontri diretti e quelle in casa. Ci siamo resi conto che dovevamo fare punti per salvarci ed evitare i play-out, che non meritavamo. Un po’ perché alcuni giocatori sono stati molto infortunati, un po’ perché la C non è la C2 o la D, ci abbiamo messo più tempo per abituarci al torneo. È stato molto diverso dallo scorso anno, quando tre squadre erano imbattibili. Si poteva giocare contro le squadre alle spalle della Costa, è stato un campionato livellato. È vero che gli americani fanno la differenza e sono un fattore in C».
La Mantia, cuore gravinese (ha disputato un’unica stagione in prestito a Mascalucia, poi sempre fedele alla maglia), ha dunque toccato l’apice personale al PalaTracuzzi: «Penso di aver dato una mano – conferma – ed è stata la cosa più importante e più bella. Ho avuto ottime percentuali, ma non è importante la mia prestazione, ma tutta la squadra che ci ha creduto dal primo all’ultimo per riuscire a vincere questa partita fondamentale, tutti hanno messo un mattoncino, o io o un altro cambiava poco, l’importante era la vittoria».
Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86
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