Un primo periodo incredibile… Il nonno che spiega basket ai nipotini… Byrd e Commissaris nel finali… Carbone: «If you can dream it, you can do it»…
Alfa – Aretusa 92–81
Parziali: 32-17, 47-40 (15-23); 63-65 (16-25), 92-81 (29-16).
Leonardo da Vinci di Catania, 26 febbraio, 18:00
Polisportiva Alfa Catania: Ferraro 15, Gottini 17, Byrd 35, Commissaris 17, Patanè ne, Pennisi 2, Famà, Signorello © ne, Ferrara, Arena 2, Verzì 4, Abramo. All.: Bianca. Vice: Taormina.
Cocus Club Aretusa Siracusa: DiTrapano 13, Bonaiuto 8, Bellofiore 12, C. Carbone, A. Carbone, Rosal Kyle ne, Naso ne, Tolliver 20, Boscarino, Agosta © 28. All.: Marletta. Vice: Valerio.
Arbitri: Giunta e Massari. Udc: Viola, Lombardo e Parisi.
Il 26 febbraio è una data importante per la storia: nel 1154, a Palermo, muore Ruggero II di Sicilia, nel 1815 Napoleone fugge dall’isola d’Elba e nel 2017 la Polisportiva Alfa conquista l’accesso ai playoff di serie C silver, battendo in casa l’Aretusa Siracusa in un match carico di emozioni.
Il primo quarto è gestito egregiamente dall’esercito alfista, con i suoi condottieri Gottini e Byrd che colpiscono gli avversari a suon di “bombe” da 3 punti e penetrazioni prepotenti (32-17).
Nel secondo e terzo quarto ecco che riappare Siracusa, che esce gli attributi per recuperare la partita, trascinati dall’immenso Agosta che spiega il basket in campo come un nonno potrebbe raccontare una favola ai suoi nipotini, l’atmosfera è dolce per gli amanti di questo sport fra il pubblico, ma la squadra di casa inizia a tentennare e la preoccupazione è palpabile (63-65).
L’ultimo è il quarto della rinascita per l’Alfa che riprende in mano la gara per merito di tutti i giocatori, in particolar modo grazie al solito Byrd e a Commissaris che si fa perdonare alcune palle perse, con delle schiacciate che mostrano il sangue a stelle e strisce che gli scorre nelle vene. Finale: 92-81.
Festa grande al PalaLeonardo per il traguardo raggiunto dalla società del presidente Nico Torrisi; con spumante e baldoria c’è spazio anche per le emozioni e per le standing ovation alla dirigenza, in particolar modo al general manager Carmelo Carbone. Ricordiamo la storica frase che venne pronunciata quando inizió quest’avventura del progetto Alfa, qualche anno fa.
“IF YOU CAN DREAM IT, YOU CAN DO IT” cit. Carmelo Carbone
Alessandro Randazzo
L’Alfa supera l’empasse di metà gara grazie alle sue punte di diamante… Bianca: «La fame vien mangiando»…
L’americano d’Ortigia Alessandro Agosta ha seminato il panico al Leonardo da Vinci. Avrebbe potuto vincere la sfida da solo, ci ha messo i mezzi, ma l’Alfa ha giocato come sa, affidandosi alle punte di diamante, e ha saputo raccogliere le forze e concentrarle in un ultimo periodo perfetto, riuscendo così a conquistare il posto nei play-off. L’Aretusa ha denotato quanto sia ormai corta la coperta: troppi infortuni hanno privato coach Marletta delle sue stelle e il solo quintetto fa un lavoro encomiabile per tenere a galla. La griglia della post-season è ancora un rebus, entrambe però saranno protagoniste e potrebbero incrociarsi di nuovo.
È una grande gara, la più appassionante dell’anno per il pubblico alfista: i catanesi entrano in campo determinati e aggressivi. Mimmo Ferraro imperversa, Gottini colpisce da tre, Byrd è un carrarmato: tutti e tre confezionano il 17-6, poi 23-8, poi 30-12. Aretusa è in ambasce perché Tino DiTrapano è in confusione e solo Agosta regge la baracca.
Appena però il play della West Virginia trova il ritmo, l’inerzia cambia. Marletta dispone meglio la difesa, l’Alfa rallenta, malgrado trovi grandi giocate sull’asse Commissaris (rubata e assist)-Byrd (segna in contropiede) e Ferraro continui a dominare. Agosta però fa ciò che vuole in attacco, Bianca tenta la carta Verzì per limitarlo, ma c’è poco da fare.
Non basta un Javonte Byrd che segna da tre con l’uomo addosso, ruba palla e sforna un assist perfetto per Gottini (57-49), né un ottimo Daniel Arena in costruzione e difesa: con DiTrapano e Tolliver più concreti, le speranze di rimonta biancoverde si rinfocolano. È Andrea Bellofiore a completarla: tripla e 57-58. Azioni spettacolari si alternano a grandi ritmi, degne di una partita di cartello.
Quando qualcuno inizia a preoccuparsi in tribuna, ci pensa il Re Mida Byrd a trasformare in oro ogni pallone. Lo strappo decisivo lo danno lui e il gladiatore Ferraro: 81-77 con gli avversari che sono in apnea. Il fallo di Tolliver su Commissaris che schiaccia segna la fine delle speranze aretusee.
«Bravi i nostri avversari, soprattutto Agosta che è un grande uomo di sport, ma bravissimi i nostri ragazzi – esulta Andrea Bianca –. Siamo riusciti ad alternare la difesa, limitando gli avversari. È una vittoria grandissima per la società, che raggiunge un sogno che non pensavamo di poter realizzare. La fame vien mangiando, adesso vediamo che succede».
«La stanchezza sta vincendo nelle ultime gare – spiega Paolo Marletta –. Essendo più corti facciamo fatica a tenere botta nelle partite lunghe. Abbiamo fatto due gare in una: sono felice che dal -18 abbiamo rimontato. Si fa fatica contro gli avversari freschi e frizzanti che entrano nel finale».
Roberto Quartarone
da La Sicilia del 27/02/2017
Torrisi: «Felice per il Join the Game e per i play-off. Grazie soprattutto a Carmelo Carbone, che è il padre della Polisportiva Alfa»…
I sogni diventano realtà. Proprio come lo striscione appeso dai tifosi “alfisti” sulla tribuna del “Leonardo” al suono della sirena. I play-off sono una certezza per la neopromossa Polisportiva Alfa, che ha piegato sul campo di casa la vicecapolista Aretusa Siracusa con il punteggio finale di 92-81. Un altro “capolavoro” a tinte rossazzurre. A fine incontro via alla festa. Spontanea e voluta. Un abbraccio collettivo tra il pubblico e l’intera squadra al centro del campo del Leonardo Da Vinci. Fiumi di spumante, lacrime di gioia e i giocatori che hanno sollevato in trionfo il direttore generale Carmelo Carbone. Una grande festa quella del popolo “alfista”. Un tributo alla società del presidente Nico Torrisi, che in pochi anni partendo dalla Promozione è arrivata fino ai play-off di serie C Silver. Un traguardo storico, dunque, per la Polisportiva Alfa, che cercherà ovviamente di ben figurare anche negli spareggi.
La partita contro la forte Aretusa Siracusa è stata ben preparata dal coach Andrea Bianca. Lui, siracusano di origine, ha indovinato tutte le mosse. I padroni di casa sono entrati in campo determinati ed agguerriti. Subito un break di 11-1. Primo parziale chiuso sul 32-17 per i locali. L’Aretusa di coach Paolo Marletta si è svegliata e nel secondo periodo il match è stato più equilibrato. All’intervallo lungo la Polisportiva Alfa è davanti per 47-40. Agosta e Tolliver hanno trascinato gli ospiti, che alla fine del terzo quarto di gioco hanno messo la testa avanti per 65-63.
Agosta e Tolliver hanno spaventato i tifosi catanesi con le loro penetrazioni sotto canestro, ma l’Alfa ci ha messo il cuore e soprattutto lo spirito di gruppo. Byrd è letale da ogni angolo del campo. Gottini non sbaglia un colpo. Commissaris è un leone sotto le plance. Ferraro è implacabile. Tutti danno il loro contributo da Pennisi a Verzì passando per Arena, Ferrara, Famà e Abramo. Gli “alfisti” mettono la freccia. L’asse Gottini-Commissaris regala spettacolo. Il primo inventa, il secondo schiaccia a meraviglia. Il pubblico si esalta. La Polisportiva Alfa vola nei play-off. Una giornata da ricordare. Nell’intervallo della partita, infatti, sono stati premiati i ragazzi dell’Under 13, che hanno vinto la finalissima del Join the Game.
E proprio a loro è andato il primo pensiero del presidente dell’Alfa, Nico Torrisi: “Complimenti a tutti i giovanissimi atleti che hanno partecipato alla due giorni di festa del basket del Join the game 2017. Grande soddisfazione per l’Alfa che ha vinto la finalissima nella categoria Under 13 contro un’ottima Invictus Palagonia e avuto ottime risposte da tutti i propri giocatori impegnati nelle due giornate. Grazie a Carmelo Carbone e al coach Davide Di Masi per quanto fanno con amore, impegno e serietà ogni giorno da anni al servizio di un progetto, che vede al primo posto la crescita dei giovani. Siamo felici anche per i play-off e ringrazio tutti. Dallo staff tecnico ai giocatori, ai dirigenti. In particolare Carmelo Carbone, che è il padre della Polisportiva Alfa”.
Addetto stampa
Polisportiva Alfa Catania
Umberto Pioletti
Lascia un commento