Chi era Pietro Reverberi?

Ecco la storia dell’arbitro che dà il nome al premio vinto da Santi Puglisi: domani si terrà la consegna degli Oscar del basket…

 

Pietro Reverberi (Reggio Emilia, 1912-1985), in primo piano.

Pietro Reverberi, nato a Reggio Emilia nel 1912, è stato uno dei più validi e più longevi arbitri nella storia del basket italiano, in attività tra la fine degli anni trenta e i primi anni sessanta. Il suo esordio nel massimo campionato maschile avvenne nel ’45, quello nelle manifestazioni internazionali nel ’49. Nel suo ricco curriculum figurano ben tre Olimpiadi (Helsinki ’52, Melbourne ’56, Roma ’60) e tre campionati Mondiali, senza contare Europei, Giochi del Mediterraneo e altri tornei continentali.

Pietro Reverberi in tenuta arbitrale.

Era stimato e ricercato da tutti, a leggere le cronache dell’epoca. Pare che durante la settimana curasse in maniera rigorosa, e assolutamente personale, la preparazione atletica, con “ginnastica svedese, corsa, lezioni teoriche, arbitraggi di partite d’allenamento”. Sul campo, poi, mostrava ottima conoscenza della tecnica di gioco ed era rigido nella applicazione del regolamento. Senza platealità, però! Qualcuno per questo lo chiamava “l’arbitro fantasma”, nel senso che per il suo atteggiamento e la correttezza delle sue decisioni i giocatori quasi non si accorgevano di lui.

Mondiali di Rio de Janeiro, 1954. Reverberi, premiato alla fine come miglior arbitro, assiste (assieme a un radiocronista) alla stretta di mano tra i capitani di Brasile e Francia.

La sua fama valicò i confini nazionali. Ai Campionati Mondiali di Rio de Janeiro del ’54 ricevette il premio come miglior arbitro, con tanto di elogi dalla parte della stampa locale. Fu la stessa stagione in cui anche in Italia venne riconosciuto ufficialmente il suo valore, con l’assegnazione del “Premio Martiradonna” (in onore di Vito Martiradonna, a sua volta arbitro dell’era pionieristica).

E proprio i premi sarebbero rimasti legati al suo nome. Dopo la sua scomparsa (Reggio Emilia, 1985), è stato infatti istituito nel comune reggiano di Quattro Castella il “Premio Reverberi”, noto anche come “Oscar del basket”, che ogni anno promuove giocatori, allenatori, arbitri, dirigenti, giornalisti, che si sono particolarmente messi in luce nel basket italiano.

 

Nunzio Spina

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