Ultimo quarto decisivo, con la rimonta e la vittoria al PalaMinardi… Il gioco di squadra ritrovato fa la differenza…
Eirene Ragusa – Rainbow Catania 50\51
Parziali: 18\13 28\15 41\31
Eirene Ragusa: Rizzica 1, Abella 6, Ricciardi, Lucifora, Criscione, Baglieri, Procopio 4, Chessari, Strocio 23, Caracciolo, Savatteri 6, Bongiorno 10. All. Recupido
Rainbow: Spina, Magrì, Ferlito 5, Parisi 8, Chiarella 9, La Manna 10, Patanè 0, Spampinato 17, Marmo 2, Bruno, Cocina. All. Bruni
Se la partita di questa sera tra Rainbow Catania ed Eirene Ragusa fosse un aforisma, sarebbe “nulla è come sembra”. Nulla è come sembra perchè la palla è tonda, ed il bello di questo sport è, che fino all’ultimo secondo, tutto può cambiare. Tutto dipende dal “se ci si crede o se non ci si crede” fino alla fine, con l’atteggiamento giusto.
La partita è stata brutta, affrontata male, in maniera distratta o comunque con scarsa concentrazione nei primi tre quarti, da parte delle catanesi. L’Eirene parte con più determinazione e tiene le redini in mano per ben 30 minuti almeno, sfruttando anche il fattore campo. Palle perse per la Rainbow, poca attenzione in difesa, e poca precisione al tiro, oltre ad errori individuali di troppo. Secondo avversario in campo, l’arbitraggio discutibile, che ha comunque condizionato il gioco della Rainbow, ma non ha condizionato il risultato finale. Se si cade, l’importante è rialzarsi e farlo in fretta.
Carattere e polso della squadra sono piano piano riemersi e, nell’ultimo quarto, ha cercato di colmare il gap concesso fino a quel momento; e lo ha fatto minuto dopo minuto, mattoncino dopo mattoncino, volendo fortemente ribaltare la situazione in campo e sul tabellone. Con grinta e cuore, togliere sicurezza alla squadra di casa, azione dopo azione, e far capire che non ci stava a stare sotto, a concedere ancora strada. La Rainbow ha voluto portare a casa la vittoria, a questo punto del campionato, fondamentale.
Spampinato top scorer ancora un volta con 17 punti, seguita da La Manna con 10, entrambe in doppia cifra. Ma è il gioco di squadra ritrovato, a fare ancora una volta la differenza. Quest’anno, in tante altre occasioni, ma soprattutto questa sera, proprio il gruppo ha dimostrato, contrariamente alle passate stagioni, di avere l’orgoglio giusto e la voglia di giocarsela sino all’ultimo istante. Questa rinnovata voglia profusa, senza riserve, potrebbe rappresentare il giusto assist per la crecita globale del giovane team arcobaleno.
Team che conta sulla crescita di elementi come Spampinato, Patanè, Cocina, Capici, Parrinello, Marmo, Magrì, Spina, Parrinello, e delle altre giovani, che piano piano, coach Bruni, come un bravo direttore d’orchestra d’esperienza, sta sapendo gestire nella migliore delle maniere, giostrando le sue atlete nella prima squadra, impegnate anche nei campionati Under 18 e 16, con la giusta frequenza, il giusto tempismo, dando loro le giuste motivazioni, e i giusti meriti. A vincere sono le giocatrici in campo, ma se in panchina hanno un riferimento importante che riesce a dare un’impronta alla squadra, a sua misura, è di certo un valore acquisito in più.
Maria Luisa Lanzerotti
Rainbow Catania.
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