Alfa-Gravina, la partita dai due volti

Le parole di Gottini, Bianca, Consoli, Marchesano e Carbone nel post-partita del derby del Leonardo, vinto dall’Alfa per 78-57…

Alfa-Gravina 78-57

Polisportiva Alfa Catania: Ferraro 9, Gottini 21, Ferrara 3, Signorello ne, Pardo, Byrd 21, Catotti, Famà 8, Costanzo ne, Pennisi, Arena 5, Commissaris 11. All.: Bianca.
Sport Club Gravina: G. La Mantia, Duscio, Casiraghi 21, Barbera 3, Verzì 3, Spina 3, Ilic 4, Santonocito 6, Alì, Consoli 17. All.: Marchesano.
Arbitri: Castorina e Panno.
Parziali: 20-24, 35-42, 59-51.

Durante l’intervallo, le controfigure che vestivano la maglia bianca dell’Alfa sono rimaste nello spogliatoio e sono entrati i giocatori veri, mentre i gravinesi dominanti invece sono andati a fare una doccia e hanno lasciato il campo alle comparse. Il secondo derby di Serie C è stupefacente: nei primi 20’ il Gravina fa la partita, gioca a ritmi altissimi, spegne ogni iniziativa alfista, è padrone del campo; negli ultimi 20’, gli alfisti divorano gli avversari, con una difesa a zona intensa e una tenuta fisica invidiabile.

Si parte però con la difesa a uomo, molto più aggressiva quella ospite. Così, dopo il 5-4 condito dal primo 2+1 di Gottini, gli ospiti allungano. Marco Consoli gioca ad alti livelli e sembra lui l’americano contro Javonte Byrd, Claudio Casiraghi è gasato e in attacco si diletta a colpire dall’arco (14-19). Santonocito prende due falli da Ferraro, Famà tiene vivi i suoi con il buzzer beater di fine primo periodo. Gravina difende alla morte, costruisce bene le azioni d’attacco e arriva al ferro, complice un Commissaris leggerino e gli esterni che non contengono Consoli (tripla e fallo di Byrd, palla recuperata e azione conclusa da Santonocito, 20-29).

Le percentuali però si abbassano quando Bianca passa alla difesa a zona, manda in campo Catotti e richiama in panca Byrd e Commissaris. Un imprendibile Matteo Gottini ed Enrico Famà ci credono e fanno un 6-2 di parziale, l’Alfa è più concentrata, Arena completa un gioco da tre punti. Ma a Consoli entrano bure i tiri sbilenchi, Verzì e Casiraghi segnano dall’arco (31-42). Il Leonardo, pieno, è sbalordito.

Da lì in poi, i padroni di casa scoprono chi è Byrd: dalla media e dalla lunga calibra meglio il mirino, Trevor Commissaris inizia a segnare e sul 47 pari la partita è riaperta. Gravina rantola, in difesa si sfalda appena esce Ilic e in attacco scompare. Così Byrd in contropiede, Gottini e la schiacciata di Commissaris completano un break di 20-4. Sono le iniziative di Famà e Ferrara e il quinto fallo di Ilic a chiudere le ultime speranze (63-51): l’Alfa costringe al tiro forzato gli avversari e in attacco è padrona del campo. L’involata di Byrd frutta l’antisportivo a Casiraghi, Ferrara organizza, Gottini segna in ogni modo è dà anche un alley-oop a Commissaris (72-54).

«Siamo partiti tesi – ammette Matteo Gottini –. Siamo riusciti a essere più fluidi in attacco e più cattivi in difesa con una “zona” organizzata bene, abbiamo preso fiducia. Potremo regalarci delle belle soddisfazioni».

«Abbiamo iniziato forte e bene, ma non è facile tenere questi ritmi – ribatte Marco Consoli –. Il calo fisico sulla distanza s’è fatto sentire. Ma possiamo giocarcela con tutti e dipende solo da noi. Siamo sulla strada giusta».

Roberto Quartarone
da La Sicilia del 10/10/2016, p. 45

Matteo Gottini e Claudio Casiraghi (foto G. Lazzara)
Matteo Gottini e Claudio Casiraghi (foto G. Lazzara)

Matteo Gottini (guardia-ala dell’Alfa): «Siamo partiti tesi, loro ci hanno messo in difficoltà, hanno messo dei canestri impossibili. Sapevamo che sono una squadra rognosa e ben allenata, che corrono. Dovevamo essere più fluidi in attacco e più cattivi in difesa; siamo riusciti a farlo nel secondo tempo con una “zona” organizzata bene. Così si sono abbassate le loro percentuali e si sono abbacchiati, noi siamo rimasti in campo mentalmente e abbiamo preso fiducia. Mi sono impegnato anche oggi al massimo. Piano piano troviamo più affinità con gli americani, ci vuole più tempo e potremo regalarci delle belle soddisfazioni!»

Salvo Taormina e Andrea Bianca (foto R. Quartarone)
Salvo Taormina e Andrea Bianca (foto R. Quartarone)

Andrea Bianca (coach dell’Alfa): «Abbiamo dato una strigliata nello spogliatoio, ma sapevo che mantenendo l’intensità difensiva del secondo quarto qualcosa sarebbe venuta fuori. È da rivedere il primo quarto, ma era prevedibile che le loro percentuali calassero perché hanno fatto 9 punti allo scadere dei 24” nel secondo periodo, sono stati bravi loro a fare canestro. Il cambio di difesa è stato determinante ma sottolineo che passando a zona abbiamo mantenuto alta l’intensità. Bene così, dobbiamo lavorare tanto soprattutto sulla difesa individuale. La considero una vittoria di staff: sia per il lavoro svolto sul campo che per la preparazione fisica la squadra ha retto bene ed è stata concentrata, la dedico allo staff e all’Alfa che mi ha messo a disposizione degli uomini eccezionali».

Javonte Byrd e Marco Consoli (foto G. Lazzara)
Javonte Byrd e Marco Consoli (foto G. Lazzara)

Marco Consoli (play-guardia del Gravina): «Il derby è sempre una partita sentita. Sulle ali dell’entusiasmo della scorsa settimana, volevamo fare bene e abbiamo iniziato forte, giocando anche bene a tratti, ma non è facile tenere questi ritmi. Il calo fisico sulla distanza s’è fatto sentire. Abbiamo sbagliato tanto, ma bisogna prendere ciò che c’è di positivo: possiamo giocarcela con tutti, dipende solo da noi. È un motivo d’orgoglio che la squadra sia quasi tutta formata da catanesi, più Nemo Ilic e Claudio Casiraghi (acese d’adozione), perché riusciamo a tenere testa a tutti, malgrado abbiano gli americani. Marcare Gottini mi ha ricordato i tempi della B2, capitava che ci scontrassimo in allenamento. È bellissimo rivederlo, anche Loris Catotti e Mimmo Ferraro, avrebbe un gusto diverso batterli! L’importante per noi è lavorare e migliorarci, siamo sulla strada giusta e vedremo se i risultati ci daranno ragione».

Andrea Castorina e Giuseppe Marchesano (foto R. Quartarone)
Andrea Castorina e Giuseppe Marchesano (foto R. Quartarone)

Giuseppe Marchesano (coach del Gravina): «È successo che in queste partite è così. Sono partite d’alta intensità, se in quel momento riesci a dare il break e a rompere l’equilibrio, allora la porti a casa. Siamo stati bravi in parte: abbiamo avuto tanta intensità e sprecato 13 tiri liberi. Se avessimo chiuso la metà gara sul +15, avremmo avuto un diverso approccio e più fiducia, diventa difficile su un campo come questo, quando l’altra squadra si mette a zona chiusa e non ti entra la palla da fuori. Sono stati bravi a stare in partita e a piazzare il break. Ci hanno condizionato i falli e siamo stati costretti a rincorrere. Mi immaginavo che sarebbe potuta andare così. Sono soddisfatto in parte, ma dobbiamo migliorare l’approccio a queste situazioni. Non abbiamo più trovato gli spazi per attaccare, eravamo senza punti di riferimento, in difesa siamo calati d’intensità di conseguenza e il calo del terzo quarto ha chiuso la partita».

La tribunetta pienissima del Leonardo da Vinci (foto G. Lazzara)
La tribunetta pienissima del Leonardo da Vinci (foto G. Lazzara)

Carmelo Carbone (direttore generale dell’Alfa): «Vorrei sottolineare il comportamento del pubblico che è stato impeccabile, sia da parte dell’Alfa che del Gravina». Il Leonardo da Vinci infatti era pieno come per le finali play-off dello scorso anno e la partita è stata corretta in campo e sugli spalti.

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Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

Due gare e due vittorie. La Polisportiva Alfa si aggiudica, in rimonta, il derby contro lo Sport Club Gravina e conquista la seconda vittoria consecutiva nella serie C Silver di pallacanestro maschile. Il quintetto ospite esce, comunque, a testa alta dalla palestra dell’Istituto Leonardo Da Vinci. Il derby ha regalato grande spettacolo davanti a circa 500 spettatori, che hanno gremito la tribuna del Leonardo Da Vinci.

“I tifosi ci hanno sostenuto alla grande – afferma il presidente dell’Alfa, Nico Torrisi -. E’ stato bellissimo vedere il nostro impianto pieno di calore e di passione. Oltre al successo contro un ottimo Gravina, mi ha reso felice vedere tante famiglie e tanti nostri piccoli atleti fare il tifo e sostenere la squadra dal primo all’ultimo secondo”.

“Vincere due derby nelle prime due giornate è il meglio che ci poteva capitare – dichiara Matteo Gottini -. Sono quattro punti d’oro. Siamo partiti un po’ tesi. Il Gravina è, invece, partito forte. Nel terzo parziale siamo entrati in campo con la testa giusta, le loro percentuali al tiro si sono abbassate e noi, grazie ad una zona fatta bene, siamo riusciti anche a contrattaccare meglio. Sabato pomeriggio ospiteremo la Costa Capo D’Orlando. Dicono sia una corazzata. Noi giocheremo con la mente sgombra, dopo questi due successi. Non abbiamo nulla da perdere. In casa nostra i paladini dovranno sudare sette camicie per vincere”.

Capitan Loris Catotti, non al meglio per un problema fisico accusato in settimana, ha detto: “Faccio i complimenti ai miei compagni di squadra che, nonostante un inizio difficile, sono riusciti a ribaltare, con carattere, il punteggio nel secondo tempo. Un ringraziamento va al coach Andrea Bianca, che anche se in settimana non mi sono potuto allenare per problemi di salute, ha comunque avuto fiducia in me. E un grazie alla tifoseria sempre presente e al nostro presidente Nico Torrisi”.

Soddisfatto il direttore generale dell’Alfa, Carmelo Carbone: “E’ stato un derby corretto in campo e sugli spalti. Noi e gli amici del Gravina abbiamo affrontato la partita con molta sportività. Tutti i giocatori alfisti hanno giocato bene dando risposte importanti. Ottimo, come sempre, l’apporto di Loris Catotti che per tutta la settimana non si è allenato per un problema fisico, ma ha giocato alla grande così come Enrico Famà che è in crescita. Grande merito ai nostri coach Andrea Bianca e Salvo Taormina e al preparatore atletico Paolo D’Antone”.

Addetto stampa
Polisportiva Alfa Catania
Umberto Pioletti

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