Il play-guardia ex Cus Catania vince il titolo Under-20 élite… «Nessuno avrebbe scommesso che saremmo arrivati fino in fondo»… «Mi sono trovato benissimo»…
Uno scudetto sarà cucito sul petto di Cristiano Ferrara, play 19enne. Cresciuto nel Cus Catania, passato da Torino e Latina, quest’anno si è affacciato all’A2 con Ferrara (tre presenze totali) e ha vinto il campionato Under-20 élite. La finale di Vicenza, domenica 15, ha visto gli emiliani vincitori sulla favorita Reggio Emilia per 70-64.
«È stata una stagione diversa dalle altre – spiega lui –, perché è stata la prima da senior da quando sono fuori Sicilia. Mi ha segnato, per essermi allenato accanto a giocatori di alto livello; lo spazio in campo però è stato poco. In più, con il doppio tesseramento con la Vis Under-20 ho potuto giocare e avere una valvola di sfogo. Questa squadra è competitiva e il nostro obiettivo minimo erano le interzona, nessuno avrebbe scommesso che potessimo arrivare fino in fondo, perché il livello era più alto degli anni scorsi».
Ferrara a… Ferrara ha potuto lavorare al fianco di professionisti: «Tutti bravissimi ragazzi – conferma –, bel gruppo, molto disponibili. Quello con cui ho legato di più è Ryan Bucci, che ha giocato a Barcellona, perché anche lui è un play-guardia e mi ha dato molti consigli. E c’è anche il calatino Salafia, mio coinquilino».
Il play catanese è arrivato alla Bondì per varie ragioni: «Mi avevano chiamato per il progetto dell’U-20 e ho scelto perché qui posso anche studiare economia. Il provino andò bene e mi sono trovato benissimo, sia con la prima squadra che con i giovani, le possibilità di rimanere ci sono, ma non si sa mai».
Il fratello di Cristiano, Federico, gioca a Mascalucia e questo non fa distogliere lo sguardo del giocatore all’ambiente dove è cresciuto: «Ho seguito da lontano, oggi tanti ragazzi hanno la possibilità di giocare e ritagliarsi lo spazio, come Pennisi e Arena all’Alfa o mio fratello e gli altri U-18 a Mascalucia. Il basket a Catania fa passi avanti in previsione futura, sono loro che devono cercare di alzare il livello!»
Roberto Quartarone
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