Il Cus Catania è salvo !

Indietro fino al 36′, il Cus rimonta e vince contro il Green Palermo… Dopo il tecnico a Lo Farò, cambia la partita…

Cus Catania-Green Palermo 78-70
Cus Catania 2003: Lo Faro 25, Cuccia ne, Arena 4, Santonocito © 14, Selmi 11, Porto ne, Martello ne, Baldelli ne, Fichera 2, Cuius ne, Caltabiano 5, Abramo 15. All.: Guadalupi.
Green Basket Palermo: Lupo, Vitale, Lombardo 24, Alessi ne, Trevisano © 6, Lebo 17, Cerasola 1, Gullo 6, Bontempo 5, Tagliareni 11. All.: Bonanno.
Arbitri: Di Mauro e Massari.
Parziali: 17-21, 34-36, 57-60.

Il Cus Catania salva la Serie C Silver una giornata prima del termine della stagione: la prima vittoria nel girone di ritorno contro una grande arriva contro un Green Basket ormai sazio e che si fa superare solo negli ultimi quattro minuti di un match che ha sempre condotto. Gli universitari soffrono a lungo, ma hanno un moto d’orgoglio a metà del terzo parziale, quando nulla sembrava potesse salvarli dalla sconfitta.

Il direttore d’orchestra Daro Gullo dà direttive ai suoi, che eseguono fedelmente e stanno sempre avanti dal primo minuto. Lombardo è immarcabile, Santonocito fa tre falli nei primi 10’, ma il Cus rimane a contatto con lo stesso capitano, Selmi e Abramo. Quando il quarto fallo di Santonocito e il tecnico a Lo Faro sembrano chiudere i giochi (42-54), ecco la riscossa.
È Lo Faro che colpisce con regolarità l’anello palermitano (cinque triple in totale), Abramo e Caltabiano creano gioco, la difesa respinge le iniziative di Lebo e Tagliareni. A quattro minuti dalla sirena arriva il sorpasso (66-64), il Green non si riprende più e coach Guadalupi può festeggiare una salvezza sudata ma meritata.

Roberto Quartarone

La squadra di coach Giorgio Bonanno scende in campo col l’approccio giusto e subito nel primo parziale prova a far male: iniziano bene Bontempo e Gullo con due triple, poi sale in cattedra Lombardo per il 17-21 a fine primo parziale. Catania rimane in corsa sfruttando bene i liberi e diversi falli fischiati al Green, otto contro i quattro dei padroni di casa, secondo un metro che rimarrà abbastanza casalingo per tutto il pomeriggio.

Partita serratissima, il Green fa girare la palla con calma e gioca ogni mismatch in attacco, mentre in difesa è costretto ad alternare zona e uomo stante i problemi di falli di alcuni giocatori chiave. Rispetto al primo periodo, però le percentuali biancoverdi, anche su tiri aperti, si abbassano e allora Catania, che dal canto suo trova sempre più ritmo (specie Lo Faro, due triple nel secondo quarto), rimane in partita con disciplina, 34-36 il punteggio a metà gara.

Permane l’equilibrio nel terzo periodo in cui si segna con continuità (23-24 il parziale) e le due squadre si danno battaglia, con qualche contatto anche al limite del fischio. Il Green trova continuità in attacco con Lebo, recuperato dai problemi muscolari, e trovando punti dalla lunetta per Lombardo: il numero 14 Green tra l’altro, in giornata, coi suoi 24 punti supera i mille punti realizzati con la canotta biancoverde, un importante traguardo personale. Ma ancora c’è una partita da vincere, Catania non molla, serra le fila con la zona e chiude il terzo periodo 57-60.

L’ultimo quarto però è letale: la zona etnea, che già aveva fatto penare il Green nel terzo parziale, sale di giri e diventa un fattore tattico decisivo. Il Green infatti non è lucido come a inizio gara, un po’ per la stanchezza un po’ per il nervosismo per qualche fischio arbitrale, e manca anche i pochi tiri puliti ben costruiti. Solo quattro punti per gli ospiti in cinque minuti, firmati Tagliareni. Catania, d’altro canto, raccoglie i frutti di una gara molto proficua a rimbalzo (tanti punti da seconda chance) e soprattutto il bonus a sei minuti dal termine, che consente al Cus di trovare con continuità punti dalla lunetta. L’inerzia della partita passa in mano ai catanesi, che non la mollano più, Abramo e Lo Faro blindano il 76-70 con cui finisce il match, epilogo sulle trasferte del Green Basket per la stagione 2015/2016 di C Silver. Ora atto conclusivo, in casa con Gravina, per salutare il pubblico di una lunga, anzi lunghissima, stagione.

Ufficio Stampa Green Basket

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