Alfa straripante contro gli alcamesi

25′ in equilibrio, poi i catanesi fanno la voce grossa… Famà, Arena e Licciardello decisivi nei momenti difficili… Gli ospiti rimontano e poi tirano i remi in barca…

2016-080_AlfaBalestrate

Alfa-Balestrate 79-59
Parziali:
 27-21, 36-34 (9-13); 56-46 (20-12), 79-59 (23-13).
Leonardo da Vinci di Catania, 2 aprile, 18:30

Polisportiva Alfa Catania: A. Pennisi, Catotti 3, Gottini 17, Saccà © 10, Marino ne, Famà 13, Vetrano 4, Licciardello 13, G. Puglisi 1, M. Pennisi, Arena 1, White 17. All.: Di Masi. Vice: Taormina.
Lipari Consulting Balestrate: Bottiglia 7, Calò 12, Russo Tiesi © 4, Sottile, Ventimiglia, André 5, Altadonna 4, Tagliareni 18, Ajola 8, Agrusa, Vallone 1. All.: Ferrara.
Arbitri: Mucella e Alosi. Udc: Delle Vergini, Emanuele e Ursino.

Matteo Licciardello (foto U. Pioletti)
Matteo Licciardello (foto U. Pioletti)

Qual è la differenza tra una buona squadra e una grande squadra? La grande squadra non ha bisogno d’avere le sue stelle al 100% perché c’è sempre un altro giocatore all’altezza pronto a entrare in campo. La buona squadra questo lusso non ce l’ha. E così la gara-1 di una finale tra Alfa e Alcamo, tesa e spettacolare solo a tratti, si decide grazie a nomi meno reclamizzati della squadra etnea, come Famà, Arena e Licciardello, decisivi nei momenti più difficili. Gli ospiti rimontano due volte quando vanno in svantaggio, ma dal 25′ scompaiono dal campo e lasciano ogni iniziativa agli avversari.

Il primo quarto scorre tra i botta e risposta tra Gottini e White da un lato e Calò e Tagliareni dall’altro. I giocatori di maggior caratura tecnica fanno valere le loro qualità, ma dal 7-7 l’ago della bilancia pende verso i padroni di casa, ben diretti da Saccà (16-7). La tripla di Tagliareni e i cinque punti di Calò ricuciono (17-12), ma la schiacciata di White su assist di Arena fa esultare la tribuna gremita (23-13). Tanti, tantissimi errori al tiro e troppa frenesia permettono un altro riavvicinamento degli alcamesi. Mette una toppa un Daniel Arena gigante in difesa e un Enrico Famà scattante nella propria area e letale dai tre punti (35-24).

La formazione schierata prima del salto a due (foto U. Pioletti)
La formazione schierata prima del salto a due (foto U. Pioletti)

Il play Russo Tiesi però capisce che i ritmi sono da rallentare e, complice un White impreciso e arruffone, la rimonta inizia con un break di 0-8 e si completa con le triple di Tagliareni (36-37). Calò dà spettacolo contro Catotti, poi il 2+1 completato da Saccà inizia la controrimonta: White segna, Gottini non brilla ma scuote i suoi facendosi fischiare un tecnico, poi segna una tripla (51-44) e inizia lo show di Matteo Licciardello: la guardia è inafferrabile, sfugge ai difensori alcamesi, segna da tre e in contropiede, gasa i compagni, finché uno scontro con il gomito di André non lo manda ko. Il 2+0 di Gottini chiude la gara (67-50).

Domenica si gioca gara-2 e sarà una battaglia: gli alcamesi hanno tirato i remi in barca già a fine terzo periodo e sicuramente non sarà lo stesso in casa. L’Alfa, comunque, ha avuto l’ennesima conferma che Davide Di Masi ha a disposizione una panchina profonda e tutti non solo sono utili alla causa, ma possono essere decisivi. La differenza, appunto, tra una buona e una grande squadra.

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

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