Il resoconto della coach dopo la medaglia d’argento al Trofeo delle Regioni… «Il gruppo ha fatto la differenza, ma le individualità sono state esaltate, il movimento deve avere un moto d’orgoglio»…
Medaglia d’argento, premio “simpatia”, miglior marcatrice, miglior assistman, miglior allenatrice, quattro convocazioni in Nazionale: la selezione siciliana Under-15 che ha partecipato al Trofeo delle Regioni di Bologna torna a casa con un’incetta di premi, di soddisfazioni e con la sicurezza di entrare nella storia del basket giovanile siciliano. Mai nessuna squadra isolana era arrivata tanto avanti nella kermesse di basket giovanile nazionale e tutto il merito va a 12 ragazze e allo staff che hanno tirato fuori il meglio per tutta la stagione e hanno ricevuto il supporto di tutto il PalaDozza nella finalissima di Pasquetta, persa di un punto contro la Lombardia.
Dopo aver vinto cinque partite di fila (le eliminatorie su Trentino-Alto Adige, Marche e Liguria, i quarti sull’Emilia-Romagna e la semifinale sul Friuli-Venezia Giulia), la squadra in maglia rossa ha condotto con autorevolezza anche la finale, giungendo fino al +11, poi si è dovuta arrendere alla rimonta lombarda. La ragusana Federica Mazza, una delle migliori giocatrici del torneo, ha avuto in mano anche il canestro della vittoria: la palla ha danzato sul ferro senza entrare, così la sirena finale ha suonato sul 42-41 per le lombarde.
«Abbiamo pagato la stanchezza e la loro difesa a zona ben mascherata – spiega l’allenatrice Maura D’Anna –. La pallacanestro è data da episodi: palle perse, liberi sbagliati, tiri forzati, non è l’ultimo pallone a decretare la sconfitta. Non rimprovero nulla alle ragazze: hanno giocato sei partite alla stessa maniera, con difesa, grinta, intensità, contropiede. Sono solo da applausi. La differenza l’ha fatta il gruppo: siamo stati chiari, non erano ammessi individualismi o egoismi, tutte sapevano che avrebbero avuto la meritata visibilità rimanendo al servizio della squadra. È stata la chiave di volta, la dimostrazione che si può emergere dal gruppo».
Ed eccole le individualità emerse: la miglior assistman Mazza (Ad Maiora RG) e la miglior marcatrice Stroscio (Virtus Eirene RG) sono state convocate in Nazionale U-16, Savatteri (V.E. Ragusa) va con l’U-15 e Sciammetta (Alma) è riserva dell’U-15. In più Casiglia (Verga PA) è la seconda miglior rimbalzista e Spampinato (Rainbow CT) la quarta miglior rubapalloni. Tutte hanno partecipato a un argento che dà lustro al basket femminile, ma che non dev’essere solo frutto di una squadra-meteora.
«Lasciamo come eredità la consapevolezza che la pallacanestro non si ferma a metà Italia – prosegue la D’Anna –. In Sicilia ci sono persone e società serie, giocatrici e tecnici che si spendono ogni giorno. Il movimento deve capire che ha ripreso a splendere il sole sulla pallacanestro femminile, deve avere un moto d’orgoglio. Anche l’allenatore della Nazionale Capobianco ha scritto congratulandosi con noi e ringraziandoci: questo è il punto d’inizio, non d’arrivo. Aggiungo che malgrado le perplessità, io e Mara Buzzanca abbiamo raggiunto un equilibrio pazzesco grazie all’ottimo mediatore Ninni Gebbia, è stata creata un’empatia con il gruppo non indifferente. Dedico dunque il premio di miglior allenatrice al presidente FIP Rescifina e a tutto il consiglio direttivo: è un riconoscimento all’intero movimento».
«Ringrazio tutte le ragazze – esulta il capo delegazione Antonio Aleo –, che hanno dato il massimo, hanno giocato tutte le partite in modo uguale, hanno rispettato la finale e nessuno poteva immaginare di arrivare così avanti. Ringrazio le società e i genitori da parte mia e del consiglio regionale. In più è una doppia soddisfazione per me dopo l’oro ai Giochi delle Isole del 2010: grazie al presidente Rescifina per la fiducia accordata e agli altri consiglieri regionali FIP».
La soddisfazione per la Sicilia nel torneo femminile continua perché Andrea Parisi, l’arbitro catanese presente alla manifestazione, ha diretto la finalina 3º/4º posto tra Marche e Friuli-Venezia Giulia (47-63 per le friulane).
Roberto Quartarone
da La Sicilia
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