La crescita della Lazùr dopo l’inizio difficile e malgrado gli infortuni… L’ala agrigentina: «Mettiamo in pratica quanto appreso, sto notando i miglioramenti»…
Il percorso di crescita della Lazùr Catania in Serie C femminile è stato costante: dopo le prime difficili giornate, la squadra allenata da Gianni Catanzaro ha risalito la china e punta a chiudere il campionato ottenendo il massimo dalle partite contro CUS Unime (sabato alle 18:30), Stella e Santa Venerina. Le etnee sono a quota quattro vittorie, a soli due punti dal sesto posto, alla loro portata malgrado le recenti assenze per infortunio di Giorgia Condarelli e Giuliana Messina.
Oltre a Giuliana Licciardello, che malgrado abbia compiuto lo scorso anno 18 anni è l’elemento di punta del quintetto, la protagonista quest’anno è stata Martina Lombardo, che ha messo a segno la sua miglior prestazione in maglia fucsiablù con i 21 punti alla Nova Castellammare due sabati fa, per poi realizzarne 15 nel derby con la Rainbow.
«Il derby è una partita completamente diversa dalle altre – spiega l’ala agrigentina –. Per me è stata una bella prova: ce la siamo giocata, tenendo testa a una candidata alla promozione. Al quarto periodo, il classico calo non ci ha permesso di recuperare il distacco, ma se si dovesse giudicare il risultato dal punteggio finale si penserebbe che sono stati 40’ a senso unico: tutt’altro, ce la siamo giocata bene».
I miglioramenti della squadra sono andati di pari passo con quelli dell’ex giocatrice di Agrigento, Alcamo, Verga Palermo e Racalmuto: «Stiamo mettendo in pratica ciò che abbiamo appreso in questi mesi e anche contro la Rainbow si è visto. Stiamo migliorando e io in particolare sto vivendo meglio quest’esperienza: l’anno scorso viaggiavo, due volte a settimana venivo da Agrigento per la partita o l’allenamento. È stato pesante, perché era l’ultimo anno di scuola, mi allenavo poco e niente e sentivo che ero un passo indietro rispetto alle compagne. Sto notando dei miglioramenti».
Eppure, nella parte centrale dello scorso campionato la ventenne Lombardo infilò cinque partite in doppia cifra, in mezzo a sei vittorie di fila, per poi essere protagonista con Marija Eric dei play-off, conclusi in semifinale contro le campionesse di Brindisi.
Quest’anno, senza ambizioni di classifica, è un altro il traguardo che può ottenere la squadra: «Il successo è aver ritrovato il gruppo che si sta consolidando partita dopo partita – spiega Martina –. Siamo un gruppo fuori e dentro il campo, ci sentiamo più sicure e unite. L’anno scorso il roster era stato fatto in estate con dei buoni presupposti, la squadra era basata su ragazze più esperte, mentre quest’anno la capitana Valentina Cutugno è la più grande, oltre a Hristova, Caruso e Condarelli il resto della squadra è composta dalle Under-20. Per il prossimo campionato dobbiamo partire dal gruppo, dovremo iniziare bene, meglio di quest’anno».
Un ultimo sguardo va ad Agrigento, dove ormai il basket femminile non esiste più. «C’è un grande vivaio maschile, ma ora le ragazzine che fanno il minibasket devono smettere perché non c’è chi le faccia giocare. La femminile fino a qualche anno fa era molto considerata, c’era una squadra molto seguita con cui giocava mia mamma, e anche io ho giocato lì un anno, ma non ho quasi mai fatto settore giovanile. Forse per il disinteresse o perché nessuno ci ha creduto più è finita e tutti siamo dispiaciuti».
Roberto Quartarone
da La Sicilia, p. 20
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