Percentuali da campetto, intensità da maxibasket… Arcidiacono e Casiraghi leader conclamati… I quattro veterani prendono responsabilità… Gravina vive sulle iniziative dei singoli… La tripla di Sa. Spina…
Gravina-Giarre 55-66
Parziali: 15-21, 26-28 (11-7); 43-40 (17-12), 55-66 (12-26).
Palazzetto di Gravina di Catania, 15 novembre, 19:00
Sport Club Gravina: G. La Mantia, Sortino 5, Barbera © 11, Verzì 15, Crisafi ne, Paglia, Si. Spina 6, Asero 2, Duscio ne, Genovesi ne, Livera 6, Consoli 10. All.: Marchesano. Vice: G. Spina.
Basket Giarre: Marzo ne, Grioli ne, Sa. Spina 7, Quattropani © 7, Caminiti ne, Ciaurella 3, Casiraghi 23, Spadaro 6, Leonardi 2, Maccarrone 3, Cantarella ne, Arcidiacono 15. All.: D’Urso.
Arbitri: Fichera e Di Mauro. Udc: Famoso, Delle Vergini ed Emanuele.
Gravina e Giarre disputano un derby con percentuali da campetto di piazza Nettuno e intensità da sfida di maxibasket. A soccombere sono i padroni di casa e tutti i meriti vanno ai gialloblù, che hanno saputo concentrare le forze (soprattutto mentali) nell’ultimo parziale e si sono dimenticati dell’assenza di tre quinti del quintetto costruito in estate. L’esordiente Simone D’Urso dà calma alla squadra e si affida non solo a due leader conclamati come Arcidiacono e Casiraghi, ma dà le responsabilità giuste ai veterani Quattropani, Spadaro, Ciaurella e Spina.
Gravina sin da subito mostra quell’abulia imbarazzante che aveva caratterizzato la sfida contro Canicattì, soprattutto degli esterni; il problema è che i lunghi questa volta si caricano di falli e sbagliano anche loro l’impossibile. Si parte già da 4-10, con Arcidiacono e Casiraghi che fanno il bello e il cattivo tempo. Barbera interrompe l’inerzia, ma Verzì soffre Quattropani. Ci pensa Livera a pareggiare (13-13), salvo poi lasciare che Casiraghi colpisca da tre (13-17). Malgrado Giarre abbia solo Leonardi come play, non soffre perché Gravina concede troppo spazio in difesa. Ciaurella ne approfitta: tripla, rimbalzo e coast to coast che non si conclude a canestro (15-21).
Nei periodi centrali gli sbadigli serpeggiano tra il folto pubblico del palazzetto di Gravina. La squadra di casa traccheggia, mai convinta, sbagliando le cose più semplici. Giarre continua a pressare: non segna ma gioca con la testa. In quattro minuti il parzialino è 2-0, con i rimbalzi tutti di Gravina, dopo 6′ è un libero di Salvo Spina che sveglia gli ospiti. La tripla di Sortino (23-22) e la scossa di Simone Spina (26-26) non servono perché Arcidiacono fa da muro in difesa e Casiraghi è implacabile (26-28). Intanto Livera e Verzì hanno già tre falli. Barbera illude con una tripla e un contropiede, con stoppone di Consoli su Leonardi in mezzo (37-34), ma si segna pochissimo, le azioni si allungano senza emozioni. Si vive sulle intenzioni dei singoli giocatori (43-40).
Nell’ultimo periodo ecco un po’ d’intensità. Il 2+0 di Simone Spina apre la frazione, ma poi Giarre cambia ritmo: Salvo Spina, Casiraghi e Spadaro segnano a ripetizione (45-48). Gravina costruisce ma è inefficace, come per la schiacciata sbagliata da Verzì, che poi si fa perdonare segnando un secondo tiro (49-48). Il 2+1 di Spadaro, che poi cattura un rimbalzo e costringe Livera al quinto fallo, segna un nuovo sorpasso (49-51). Marchesano chiama timeout a 2’32” dalla fine, con la squadra in confusione totale che rientra in campo e concede a Maccarrone un’entrata solitaria a canestro (49-56). Consoli ruba e fa 52-56, ma poi tripla di Salvo Spina chiude la gara (52-59).
È iniziato così il campionato di Giarre, la crisi di Gravina è ancora profonda.
Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86
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