L’evento di venerdì mattina…. Il PalaGalermo di Catania, la casa della Rainbow, nuovamente vandalizzato… Fabio Ferlito:«Sono avvilito, non siamo tutelati»…
C’è poco da fare: lo sport a Catania deve soffrire, sempre. Ieri l’annuncio dell’accordo sugli orari delle società che si alleneranno al PalaGalermo, oggi quello dei vandali in azione nell’impianto della periferia nord del capoluogo etneo. Non è la prima volta, né per le denunce di vandalismi (come il “botto” che bucò il parquet) né di abbandono da parte delle istituzioni (oltre al recente caso dell’acqua calda, si ricorda anche un derby a porte chiuse per questioni burocratiche) e non sarà l’ultima.
La festa della Rainbow dunque è durata lo spazio di 24 ore, ma dalla stessa società parte ora l’invito a riunirsi per denunciare che così non si può andare avanti. Marzia Ferlito, capitana della società etnea, ha organizzato l’evento Proteggi_amo il PalaGalermo, con appuntamento venerdì 7 agosto alle 10 all’impianto di viale Tirreno per firmare una petizione alle istituzioni e testimoniare l’importanza di tornare a porre attenzione sugli impianti sportivi catanesi. Magari anche un po’ sulla pallacanestro, non sarebbe male. (rq)
Catania, 4 agosto 2015 – Incredibile ma vero: il comune di Catania paga tre custodi per sorvegliare il PalaGalermo, ma tutti e tre lavorano sino alle 13.00.
E così i furbetti di quartiere, cioè gli immancabili imbecilli, hanno la possibilità di vandalizzare ogni sera la struttura, con danni sempre più ingenti. Non è una novità per la città di Catania: dal Palanesima al PalaGalermo, dalle piscine di Nesima al campo di Zia Lisa, la storia si ripete puntualmente. Proprio ieri il Comune aveva assegnato 18 ore settimanali alla Rainbow Basket, per l’attività della prima squadra (Serie C) a quella assai intensa del settore giovanile.
Adesso bisognerà calcolare i danni perché il Palazzetto è fuori uso, dunque inagibile. Dove hanno colpito gli imbecilli? Hanno preso di mira gli spogliatoi, danneggiando gli armadietti, hanno devastato docce e servizi igienici, hanno inciso con una lama il parquet, hanno distrutto anche i cuscini di protezione attorno al campo, divelto porte e trafugato il contatore dell’energia elettrica. Un disastro visto che la stagione degli allenamenti è alle porte.
Avvilito il presidente della Rainbow Catania Basket, Fabio Ferlito: «Non siamo tutelati da nessuno. Anzi, questa è sempre più la terra di nessuno. Non so se il Comune, con cui finalmente stiamo dialogando, riuscirà a riparare i danni entro il mese di agosto; non sappiamo cosa fare e soprattutto dove cominciare gli allenamenti. Sono troppo amareggiato e allo stesso tempo scoraggiato… ». Un’ennesima conferma di come sia sempre più difficile fare sport a Catania, a tutti i livelli: chi resiste, infatti, merita solo apprezzamenti positivi.
Ufficio stampa Rainbow Catania
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