Recuperati i 15 punti di svantaggio subiti al PalaBattiati vincendo di +20… 34 punti per Saccone, 15 per Nicolosi… «Dedicata a chi tre anni fa ha sposato il progetto»…
CP Giarre-Olimpia Battiati 71-51
Parziali: 18-14, 44-30 (26-16); 58-43 (14-13), 71-51 (13-8).
PalaJungo di Giarre, 15 maggio, 18:00
Centro Pallacanestro Giarre: Saccone © 34, Nicolosi 15 , Cavallaro 8, Pambid 8, Leotta 4, Vitale 2,Grasso, Di Dio, Spampinato, Aiello, D’Achille, Finocchiaro. All.: Di Bella. Vice: D’Angelo.
Olimpia Basket Battiati: Signorino 13, Ventura © 26, Lo Iacono 4, Giustolisi 4, Musumeci 2, Galasso 2, Ferlito, Fiumara, Torrisi. All.: C. Viola.
Arbitri: A. Parisi e R. Desi. Udc: Spina e Grasso.
Quella del CP Giarre è stata una vittoria di rimonta, partendo da un burrone profondo 15 punti, che si era esteso a 25 dopo pochi minuti di gioco, e perciò ancor più clamorosa e memorabile. La finale di ritorno del campionato provinciale Under-13, tra le vincitrici dei gironi jonico e catanese, si è rivelata appassionante e ha premiato la squadra meno favorita, trascinata da quell’Alberto Saccone fresco di convocazione per il trofeo Bulgheroni con la rappresentativa regionale.
«Grinta, voglia, cuore»: Giovanni Di Bella sintetizza così la partita dei gialloblù, che dimenticano il 56-41 subìto all’andata, risalgono dal 2-12 sferrato nei primi minuti del ritorno dai ragazzi di Carmelo Viola e poi aumentano il divario con costanza e un secondo quarto memorabile come la stessa partita. Alla fine, grazie ai 20 punti di scarto, i giarresi conquistano il titolo provinciale e accedono ai quarti di finale regionali per il titolo Under-13.
«Una mentalità spartana ma lucida – commentano su Facebook i dirigenti giarresi -, uno spirito di gruppo e una nuova veste impregnata di maturità, un palajungo colmo di cestisti dai 5 ai 40 anni e di genitori, parenti, amici costruttivi, un tifo mai visto per un’under 13… tutto questo fa sì che Giarre ritorni a essere campione provinciale. Dedichiamo questa vittoria, come società e staff, sicuramente ai ragazzi ma soprattutto a tutti quelli che tre anni fa hanno sposato il nostro progetto a tutto tondo e hanno captato sin da subito la nostra trasparenza, determinazione, voglia di dare il massimo e soprattutto concretezza nel fare e non nel dire».
R.B.C.
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