Bonfiglio: «Miglioriamo e lavoriamo su noi stesse»

La stella della Rainbow parla dei quarti e del cammino nei play-off per l’A2… «Ragioniamo con umiltà e un pizzico di presunzione positiva, stiamo concentrate su noi stesse»…

Il suo apporto nel finale della partita di Salerno è stato fondamentale affinché la Rainbow chiudesse ancora una volta con ampio margine e staccasse senza problemi il pass per le semifinali dei play-off per l’A2. Susanna Bonfiglio continua a dispensare briciole della sua classe che vengono raccolte dalle compagne e ora permette di affrontare con serenità un’altra avversaria di grande livello come l’Athena Roma.

«A Salerno siamo partite bene – spiega lei –, sapevamo di non dover calare di concentrazione e abbiamo giocato come se fosse una partita secca. Dopo aver preso un certo vantaggio, abbiamo avuto un calo di concentrazione, siamo andate all’intervallo sul +6. Nell’intervallo ci siamo guardate negli occhi e abbiamo detto di volere giocare al meglio, dovevamo prenderlo come un allenamento in vista delle prossime sfide e abbiamo chiuso alla grande».

Bonfiglio è una delle ultime arrivate in maglia rossazzurra, ma si è già inserita senza problemi. «È chiaro che stiamo lavorando per integrarci – prosegue –, anche se gioco da una vita ci vuole del tempo per acquisire i meccanismi di un nuovo gruppo. Comunque siamo state brave a rimanere concentrate e a gestire il vantaggio. Non sai mai il campo in cui giochi, magari un tiro, una bomba, diventano situazioni sgradevoli che possono ribaltare il punteggio. Ora bisogna ragionare con umiltà ma anche un pizzico di presunzione positiva, ma non pensiamo certamente che avendo vinto questa partita siamo arrivate».

La ricetta per avere successo in questa serie dei play-off è presto detta: «Dobbiamo migliorare e lavorare su noi stesse – ammette l’ex azzurra –. Ce la giochiamo con tutte, dobbiamo stare concentrate su di noi perché ogni partita ha la sua storia. Anche se la formula è un meccanismo terribile, perché è come se giocassimo due tempi senza avere nemmeno il vantaggio del fattore campo alla seconda partita… Era meglio giocare una partita secca in campo neutro».

Ovviamente in queste partite l’esperienza fa la differenza, ma qualcuno continua a conquistarsi spazio con grande bravura: «Il playmakerino Sara Magrì ha le “palle” dell’atleta, secondo me migliorerà molto, ha l’atteggiamento giusto. È serena, è sempre positiva, dovrà lavorare tanto e ma ha dei buoni esempi davanti».

E se si arrivasse al derby etneo in finale? «È una possibilità, per Catania sarebbe una cosa bella. A me non cambia nulla, intanto pensiamo alla semifinale!» chiude Susanna.

 

Roberto Quartarone

Twitter: @rojoazul86

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