Senza Gianluca Barbera, Gravina gioca alla grande 30’… La Mantia e Consoli si esaltano… La regia forsennata di Spina… Stuppia e Contaldo trascinano gli spadaforesi nel mostruoso ultimo periodo…
Gravina-Spadafora 63-72
Parziali: 22-19, 35-36 (13-17); 53-52 (18-16), 63-72 (10-20).
Palazzetto di Gravina, 8 marzo, 18:00
Sport Club Gravina: R. La Mantia, Minardi, G. La Mantia 17, G. Barbera ne, Nicolosi, Verzì 6, Crisafi, Paglia 2, S. Spina 15, Burgio 6, Genovesi, Consoli 17. All.: Guadalupi. Vice: G. Spina.
Il Nuovo Avvenire Spadafora: A. Barbera 9, Scibilia, Vento 6, Busco 4, Contaldo 24, Mobilia 6, Stuppia 22, Colosi, Molino, Nomefermo. All.: Maganza.
Arbitri: Melizia e Modica. Udc: Salomone e Mostile.
La grande occasione sprecata dal Gravina o la vittoria d’esperienza di Spadafora? Comunque la si voglia guardare, la sfida al vertice che poteva mettere una seria ipoteca sulla promozione degli etnei in Serie C si è trasformata in una sfida avvincente, punto a punto, decisa però solo nell’ultimo quarto da una prestazione mostruosa dei gialloblù, che nel momento più nero hanno deciso di smorzare qualsiasi velleità dei bianchi di casa.
Potrebbe essere anche la partita dei “se”. Se Gianluca Barbera non si fosse infortunato in settimana, sarebbe cambiato qualcosa? Vedendo i primi due periodi, sembrava che la sua assenza potesse passare inosservata. La Mantia e Consoli in tandem s’esaltano, la regia forsennata di Spina illumina, il mobile Burgio e il solido Verzì occupano gli spazi. Così in fretta si giunge al 15-9.
Spadafora sembra deconcentrata, ma coach Maganza sa come risvegliare gli stimoli. Antonio Barbera e Stuppia sul perimetro prendono le distanze e iniziano a segnare. E poi c’è Contaldo… il pivot, sempre flemmatico, quando ha una palla in mano la tramuta quasi sempre in oro, sia da tre, che da assistman, che da sotto canestro.
Si gioca punto a punto, senza respiro. I capovolgimenti sono incalcolabili: Gravina butta la palla e Stuppia è una sentenza; Spadafora allenta la difesa e Consoli schiaccia o La Mantia va in contropiede. I nervi sono comunque tesi, si cerca il fallo. Spina e Stuppia viaggiano in lunetta, Consoli si supera con un’altra schiacciata. Spina e La Mantia segnano due triple, poi Paglia fissa il 53-47.
E lì finisce il Gravina. Contaldo sale in cattedra e senza sudare segna due triple che massacrano ogni speranza. La difesa etnea si perde, in tre minuti crolla fino al -14. Il parzialino è devastante: si arriva al 58-72, 5-25 in meno di 10 minuti. Il sipario è per i giovani in panchina e le due squadre escono a testa alta e i tifosi applaudono, giustamente.
Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86
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