San Luigi, ecco come si riparte dalla base

Carmelo Minnella spiega come è ripartita la squadra dell’istituto, tra Under-13 e minibasket… «C’è entusiasmo, la società fa di tutto per farci lavorare bene»…

La pallacanestro all’Istituto acese è sempre stata di casa, ha sfornato decine di giocatori che calcano ancora i parquet regionali e con le squadre maschili e femminili senior ha portato alto il nome della città sulla Timpa. Nel 2010, tuttavia, si è deciso di fare un passo indietro, lasciando l’attività senior e iniziando una sinergia con i cugini dell’Acireale Basket. Quattro anni più tardi, l’attività è ripartita con più vigore che mai.

«Con il presidente Turi Pennisi e il dirigente responsabile Sandro Pistarà – spiega Carmelo Minnella, già head coach di Gravina e con una lunga e proficua esperienza nel settore giovanile – stiamo portando avanti una programmazione pluriennale nella quale gli obiettivi della prima stagione sono quelli di allargare la base senza trascurare la qualità. Ebbene, siamo riusciti a formare ben cinque gruppi minibasket (uno pulcini, uno scoiattoli, due aquilotti e uno esordienti) e la squadra Under-13 sta disputando un buon campionato essendo al secondo posto in classifica».

Niente attività senior, dunque, ma solo un’attenzione ai giovani con la coordinazionedi un allenatore che ha portato il suo metodo da Gravina l’estate scorsa. «Sono responsabile tecnico – approfondisce – dunque giro tutti i campi e posso seguire gli istruttori. Vogliamo dare continuità a tutti i gruppi del settore giovanile e lavorare sulla qualità. Il focus è sui fondamentali, nel minibasket lavoriamo su equilibrio, coordinazione, arresto. In futuro vorremmo anche avere un’Under-13 solo femminile, anche se non è facile, e fare i campionati d’Eccellenza maschili. Ci aiutano le strutture, eccezionali».

«C’è parecchio entusiasmo in tutto l’ambiente – chiude Minnella – e la società sta facendo di tutto per fare lavorare al meglio lo staff tecnico. A tale proposito, ringrazio gli istruttori Seby Re e Salvo Raciti che stanno svolgendo un ottimo lavoro in campo e mi seguono nel mio percorso metodologico, hanno voglia di crescere e aiutare i bambini a migliorarsi. Il tutto pensando in primis a farli divertire, stimolando in loro fantasia e apprendimento».

R.Q.
da La Sicilia, p. 17